Il gruppo Stellantis sta per introdurre una grande novità con un suo marchio statunitense. Ecco di cosa si tratta e cosa può cambiare.
Non è un momento facile per i colossi automobilistici, e tantomeno per il gruppo Stellantis, che è attualmente impegnato nella fase più complicata dal momento della sua creazione, datata gennaio 2021. La holding multinazionale olandese ha a che fare con un crollo delle vendite e degli utili, e le conseguenze di tutto ciò le stiamo purtroppo pagando in Italia, a causa di una produzione che scarseggia sempre di più, e che non fa altro che complicare la vita ai lavoratori.
Stellantis, assieme al gruppo Volkswagen, ha puntato parecchio sulle auto elettriche, e non è un caso che entrambe stiano vivendo una crisi nera. La holding di John Elkann sta però continuando ad investire nelle BEV, ed una grande novità è pronta a fare il proprio debutto. Una vettura che arriverà tra poco più di un anno rappresenta un cambiamento epocale nel mondo delle auto ad emissioni zero, e che potrebbe, finalmente, renderle più appetibili agli occhi della clientela. Scopriamo tutti i particolari di questo nuovo gioiello.
Il gruppo Stellantis è proprietario non solo di parecchi marchi europei ed ora anche della cinese Leapmotor, ma ha le mani in pasta persino negli Stati Uniti d’America. Ed infatti, la rivoluzione di cui vogliamo parlarvi è la nuova Dodge Charger, che dal 2026 in avanti sarà elettrica e con batterie allo stato solido. Si tratta di un cambiamento epocale, una tecnologia che anche la Toyota sta sviluppando, e che ha un potenziale enorme.
Stellantis ha annunciato di voler equipaggiare con le batterie allo stato solido una sorta di flotta di auto prototipo, ribattezzate Dodge Charger Daytona EV, una sorta di esperimento per capire il potenziale di questa novità tecnica. Le suddette batterie allo stato solido saranno fornite dalla Factorial entro il 2026, anno previsto per il lancio di questa nuova vettura.
Le batterie allo stato solido sono ben diverse dalle più tradizionali a ioni di litio, grazie alla presenza di un elettrolita che è solido e non liquido, che porta ad una maggiore densità energetica. Per farvela breve, le batterie allo stato solido promettono una maggiore autonomia, tempi di ricarica più brevi ed un costo di produzione inferiore, rendendo così le auto elettriche più economiche. Vedremo se le promesse saranno rispettate o meno. A breve la prova del nove.
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