Oggi vi parleremo di un motore davvero particolare, che unisce le tecnologie del diesel e del GPL. Ecco i dettagli del progetto.
I vari costruttori sono impegnati nella ricerca della diminuzione delle emissioni e di motori che possano essere efficienti, limitando i consumi e consentendo un buon risparmio sul fronte del prezzo del pieno. In tal senso, diesel e GPL sono due soluzioni sicuramente ottime, dal momento che garantiscono percorrenze molto lunghe, ma al giorno d’oggi, sono sempre meno i brand che puntano su di loro, preferendo concentrarsi sull’ibrido e, soprattutto, sull’elettrico, che però non sta dando i risultati sperati.
D’altra parte, c’è anche qualcuno che ha avuto un’idea potenzialmente rivoluzionaria, in grado di cambiare gli equilibri del mercato dell’usato. Infatti, la soluzione che stiamo per proporvi prevede la fusione del diesel con il GPL, qualcosa di sorprendente e che sembra avere un grande potenziale. Ci riempie d’orgoglio il fatto che questa soluzione sia stata trovata da un’azienda italiana, che dimostra grande capacità d’impresa e volontà di trovare un’alternativa alle attuali tecnologie.
C’è la possibilità di rendere più ecologici i vecchi motori a gasolio come quelli più recenti? Una soluzione pare averla trovata la Eco World Gas, un’azienda di Sansepolcro, in Toscana, in provincia di Arezzo. Si tratta, per la precisione, di un sistema Diesel-GPL, che secondo la nota dell’azienda che ha presentato e realizzato il progetto, sarebbe già stato omologato dal ministero dei trasporti in base alle modalità indicate nella circolare protocollo 220/ME/C2 con Dam numero 59693, ed è proprio il suo funzionamento a stupire tutti.
Infatti, il motore diesel riesce a funzionare con una miscela composta al 60% da gasolio ed al 40% da GPL, abbattendo così del 70% le polveri sottili, ma non è tutto. Si ottiene anche un abbassamento del 30% di CO2 e sino al 20% di emissioni di azoto Nox. La città di Milano avrebbe già riconosciuto l’efficacia di questo sistema e permette la circolazione di chi lo utilizza nella zona B, e la stessa cosa avviene anche a Padova ed a Vicenza, e presto si adeguerà anche Torino. Un risultato a dir poco eccezionale per l’azienda.
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