L’Alfa Romeo ha svelato ormai oltre un anno fa la spettacolare 33 Stradale, un bolide che ha stregato tutti. Ora si guarda anche oltre.
Il brand Alfa Romeo è al lavoro su un gran quantitativo di nuovi modelli, con l’obiettivo di rialzarsi da un 2024 difficile e tornare sui numeri dello scorso anno. Dopo l’unveiling ufficiale del B-SUV Junior, avvenuto ad aprile, si attendono altre grandi novità a partire dal prossimo anno. Il 2025 sarà l’anno della nuova generazione del SUV Stelvio, seguito poi dalla Giulia, vetture che nasceranno sulla nuova piattaforma STLA Large di Stellantis presso il sito di produzione di Cassino, nel Lazio.
Il 2027 sarà poi l’anno del nuovo SUV di Segmento E ad alto lusso, che vuole conquistare nuovi mercati come Stati Uniti d’America e Cina. Nel 2026, invece, inizieranno le consegne della 33 Stradale, vale a dire la supercar che è stata svelata lo scorso anno, disponibile sia termica che full electric. Come era stato preannunciato già lo scorso anno, l’Alfa Romeo è pronta per realizzare anche altre fuoriserie, con l’obiettivo di aumentare il proprio prestigio e di coccolare i clienti più facoltosi. Andiamo a scoprire di più sulle future supercar del Biscione.
Alfa Romeo, si guarda ad altre fuoriserie
L’Alfa Romeo 33 Stradale è una fuoriserie a tutti gli effetti, essendo stata prodotta in appena 33 esemplari, ricordando le forme della vettura degli anni Sessanta. Tutte le unità erano state già vendute prima della presentazione, dopo che i rispettivi acquirenti si erano confrontati con il team di professionisti di Arese, in modo da realizzare degli esemplari unici e personalizzati. In questo modo, è nata quella che viene definita una Bottega, un progetto ispirato alle botteghe rinascimentali ed ai carrozzieri degli anni Sessanta, che ha l’obiettivo di realizzare tutti quelli che sono i desideri dei clienti nella preparazione delle loro auto. L’obiettivo, adesso, è quello di realizzare altre vetture di questo tipo.
Infatti, secondo alcune voci, l’Alfa Romeo starebbe lavorando a nuove fuoriserie, come la Montreal o la Carabo, nomi già utilizzati in passato. La prima è stata una coupé del 1970, disegnata da Marcello Gandini e spinta da un motore V8 2.6 da ben 200 cavalli di potenza massima. La Carabo era invece una concept basata sul telaio della vecchia 33, che aveva delle linee tondeggianti e molto aggressive. In futuro non è da escludere un suo ritorno, così come quello di tante altre auto iconiche del brand.