Il gruppo Stellantis continua a far fischiare le orecchie ai lavoratori, ed ha annunciato un nuovo stop alla produzione. Ecco dove.
Il 2024 da horror del gruppo Stellantis pare non avere fine, ed una nuova, terribile mazzata è arrivata proprio nel corso delle ultime ore, a causa dell’annuncio di un nuovo stop alla produzione. Purtroppo, nel nostro paese siamo ormai abituati a notizie di questo tipo, visti i ripetuti blocchi che caratterizzano lo stabilimento di Mirafiori, alle porte di Torino, allargatisi poi anche a Pomigliano d’Arco e Termoli, con i lavoratori ormai stremati da una situazione di continua instabilità.
Come sottolineato più volte, il 2024 di Stellantis è stato un vero e proprio incubo, per via di un crollo delle vendite e degli utili che si è poi riflettuto anche sulle scarse necessità di produrre un numero troppo elevato di auto. Il problema, a quanto emerge, non riguarda solamente l’Italia e l’Europa, dal momento che la holding multinazionale olandese ha scelto di intervenire anche negli Stati Uniti d’America. Ecco cosa si è deciso di fare.
Stellantis, bloccata la produzione a Detroit
Come se non bastassero le chiusure in Europa ed in Italia, Stellantis ha scelto di interrompere la produzione anche di Jeep Grand Cherokee e Dodge Durango in quel di Detroit, nel Michigan, presso l’Assembly Complex Jefferson. Al momento, è prevista una pausa di circa una settimana per i lavoratori, ma è probabile che questo stop alla produzione possa anche essere prorogato. La notizia è stata riportata da “Mopar Insiders“, dove è stato reso noto l’annuncio relativo a questo stop. Le date elencate sono comprese dal 28 di ottobre al primo di novembre, ma non è stato specificato un motivo che sia in grado di giustificare questa decisione.
Nel 2022, erano 5.000 le persone impiegate presso questo stabilimento di FCA, ora sotto la giurisdizione di Stellantis, ma ci sono stati circa 200 licenziamenti nel mese di settembre. Secondo le indiscrezioni, le ragioni dietro allo stop alla produzione a Detroit sono legate ad un calo della domanda per i modelli sopracitati, come sta accadendo in gran parte del mondo. La scarsa domanda sta causando non pochi problemi, ed è arrivato il momento di ripensare alle offerte del gruppo automobilistico.