Secondo un’indiscrezione che è stata lanciata in queste ore, il Governo sarebbe pronto a togliere del denaro al Fondo Automotive. I dettagli.
Sono mese di tensione per quanto concerne la produzione di auto nel nostro paese, a seguito dei continui scontri in atto tra il Governo ed il gruppo Stellantis, il quale non appare più intenzionato ad investire in Italia. L’obiettivo del Governo è la produzione di un milione di auto all’anno, ma ora non si arriva neppure alla metà, e viste le ultime indiscrezioni, la situazione potrebbe peggiorare, e non per colpa della holding multinazionale olandese.
Infatti, l’esecutivo è alle prese con la legge di bilancio 2025, che già aveva fatto discutere per le voci di un possibile aumento del prezzo del gasolio, a seguito del rincaro sulle accise di cui si è tanto parlato in queste settimane. La nuova legge di bilancio va approvata entro il 31 di dicembre del 2024, e per farla breve, si tratta di un documento che attesta come verranno spesi i soldi nel prossimo anno, tra servizi e gestione dei fondi da erogare. Sul fronte del Fondo Automotive, non arrivano buone notizie.
Secondo quanto riportato dall’Anfia, vale a dire l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, si parla di un taglio di 4,6 miliardi di euro al Fondo Automotive, ovvero l’insieme di misure necessarie per rilanciare il settore automobilistico in Italia. In un comunicato stampa rilasciato in queste ore, l’Anfia si è detta sconcertata per la drastica riduzione prevista al fondo che era stato varato nel 2022 sotto il Governo guidato da Mario Draghi.
Ecco cosa è stato riportato nel comunicato: “Anfia, gli imprenditori e le imprese sono sconcertati dalla decisione del Governo, che prevede di decurtare oltre 4,6 miliardi di euro al Fondo Automotive destinato all’adozione di misure a sostegno della riconversione della filiera. Il mondo dell’auto sta attraversando un periodo di crisi, che unita al forte calo dei volumi di mercato a livello europeo, sta mettendo a grosso rischio la sopravvivenza di un’eccellenza italiana. L’augurio è quello di vedere fortemente ridotto il taglio nell’iter in approvazione della manovra in Parlamento. Nel caso in cui ciò non dovesse accadere, questo tragico ridimensionamento delle risorse segnerebbe una profonda frattura nella fine qui ottima collaborazione che si era registrata tra il Governo e la filiera“. Nelle prossime settimane la situazione sarà più chiara.
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