Vi sono passioni che non finiscono mai. Il legame tra Gianni Agnelli e le sue creature a marchio FIAT trovò la consacrazione in un modello dal fascino senza tempo.
Il 24 gennaio 2003 ci ha lasciato una delle personalità più impattanti della storia d’Italia. In pochi, nello scorso secolo, possono vantare un ruolo più autorevole di Gianni Agnelli nella cultura del Belpaese. Le auto FIAT hanno scandito la crescita in strada e sul lavoro di milioni di italiani in cerca di una stabilità economica, dopo i difficili anni del secondo conflitto bellico mondiali.
Il nipote del fondatore della FIAT era noto come l’Avvocato nel mondo della politica e dell’imprenditoria. Il concetto di acquisizioni è nato proprio con Agnelli che, nel corso della sua epopea nell’industria dell’Automotive, riuscì ad acquisire i più prestigiosi marchi di auto. Nel corso della sua vita ha guidato vetture spettacolari, apprezzando modelli unici e senza aiuti alla guida. Agnelli poteva farsi vedere in Ferrari come in FIAT o in Lancia senza perdere la sua consueta eleganza.
Nonostante oggi i brand italiani siano confluiti nel potente Gruppo Stellantis con risultati incoraggianti, Gianni Agnelli ha lasciato un profondo vuoto. L’erede designato, John Elkann, non sembra nutrire il medesimo interesse per l’industria delle quattro ruote. L’Avvocato era un cultore anche di sport e di valori connessi al sacrificio. L’acquisizione dell’Autobianchi, della Lancia, dell’Abarth, dell’Alfa Romeo, della Maserati e dell’Innocenti, senza dimenticare il sostegno a Enzo Ferrari nel momento del bisogno, sono nati da intuizioni imprenditoriali lungimiranti.
Da ereditiero di un impero vastissimo, l’Avvocato ha avuto dei gioiellini sin da giovanissimo. Ha posseduto tanti modelli a marchio FIAT, tra cui una magnifica 125. Aveva un debole per un modello speciale di 500 che aveva ordinato personalmente a degli specialisti del tuning. Nel 1958 la Carrozzeria Ghia e nello specifico il progettista Mario Boano creò la 500 Boano in omaggio alla “moda” delle vetture spiaggine di quel periodo storico.
L’auto rispecchiava al 100% il DNA FIAT e la tradizione italiana, avendo come base di partenza la leggendaria 500. Era riconoscibile dalle altre per degli interni in vero legno e divani imbottiti, fatti a mano con estrema cura. La 500 Boano è stata prodotta in sole 2 unità. La vettura di Gianni Agnelli è andata all’asta su RM Sotheby’s al prezzo di 290mila Euro. L’altro esemplare venne consegnato al plurimilionario greco Aristotele Onassis.
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