Diesel, confermata la mazzata: italiani su tutte le furie, è un disastro

Si parla da giorni di un possibile aumento dei prezzi del diesel, ed ora non ci sono più dubbi. Il Governo ha ammesso tutto.

Il tema del caro carburanti è di attualità ormai da diversi anni, e nel 2024 si era assistito ad un importante calo dei prezzi alla pompa, ma la festa sta per finire. Infatti, l’aumento delle accise sul diesel provocherà gravi aumenti per chi ha un’auto alimentata a gasolio, ma non solo. Infatti, gran parte dei trasporti su strada con mezzi pesanti è garantita da questo tipo di combustibile, il che avvierà un effetto dominio di rincari che investirà diverse zone della filiera produttiva.

Diesel arriva la batosta
Diesel brutto colpo (ANSA) – Derapate.it

Nei giorni scorsi, l’aumento delle accise non era stata confermata dal Governa, ma ora la situazione è cambiata. Ad ufficializzarlo è stato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha però aperto alla possibilità di limitare i rincari per i trasportatori: “Abbiamo parlato di allineamento tra diesel e benzina, in base a diversi obblighi su impegni europei rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi. Ci sarà una diminuzione delle accise sulla benzina ed un aumento su quelle del gasolio. Non ci saranno differenze per le categorie professionali“.

Diesel, pesanti gli aumenti per gli italiani

L’aumento delle accise per il diesel è una vera e propria stangata, ma quanto andrà ad influire, di preciso, sulle tasche degli italiani? Le associazioni di categoria avevano subito preannunciato un rincaro pari a 3,1 miliardi di euro sugli automobilisti, almeno secondo Assoutenti. Dal canto suo, Federconsumatori aveva evidenziato un aumento di 112 euro l’anno per quanto riguarda il rifornimento di veicoli alimentati a gasolio.

Carburanti tegola per gli italiani
Carburanti quanto aumentano (ANSA) – Derapate.it

A ciò si va ad aggiungere anche un ulteriore aggravio di 121 anno per famiglia per tutte le famiglie. Dunque, il totale dell’aumento per le famiglie italiane sarà pari a 233 euro, visto che circa l’84% delle merci in Italia viene trasportato su gomma. Dunque, la mazzata è notevole per il nostro paese, e non solamente per chi possiede vetture alimentate a gasolio. Al momento, non c’è una cifra certa che riguardi l’aumento del prezzo a litro, né quella che è la data in cui partiranno i rincari.

Gestione cookie