Il marchio Cagiva ha fatto la storia del nostro paese, ma è oggi è ormai inattivo. Scopriamo perché si chiama così.
Il mercato delle moto è sempre stato molto attivo in Italia, uno dei paesi che storicamente ha ospitato il maggior numero di costruttori. Dalle nostre parti sono radicati dei veri e propri colossi come la Ducati, l’Aprilia, la Moto Guzzi, ma anche il gruppo Piaggio, senza dimenticare dei miti assoluti, che oggi non producono più moto. Uno degli esempi più calzanti ce lo fornisce la Cagiva, casa motociclistica che venne fondata a Varese nel lontano 1950.
Il padre di questo brand è Giovanni Castiglioni, ma va detto che la destinazione d’uso dei prodotti dell’azienda era ben lontana dal mondo delle due ruote. Infatti, si occupava di minuteria metallica, e l’ingresso nel mercato delle moto avvenne solamente nel 1978, quando i fratelli Claudio e Gianfranco Castiglioni decisero di rilevare la AMF-Harley Davidson, dandogli poi il nome della loro azienda. L’inizio fu col botto, visto che si decise di puntare sul mondo delle corse per promuovere la Cagiva, con risultati strabilianti.
La Cagiva decise di partecipare a varie competizioni con Marco Lucchinelli e Gianfranco Bonera, ma fu in seguito che arrivarono svariati titoli. Nel 1985 e nel 1986 vinse il mondiale di motocross in classe 125, con in sella il finlandese Pekka Vehkonen e l’olandese David Strijbos, senza dimenticare i trionfi alla Dakar e nel Campionato Italiano Velocità nella prima metà degli anni Novanta. Nella seconda metà degli anni Ottanta, vennero acquistati colossi come Ducati, Moto Morini ed Husqvarna.
L’obiettivo era quello di guadagnare sempre più quote di mercato, per poi rilanciare il marchio MV Agusta a partire dal 1992. Dopo il periodo più fortunato, Cagiva entrò in crisi e venne rivenduta ad Harley-Davidson, per poi sparire del tutto dal mercato all’inizio degli anni Dieci. Dunque, al giorno d’oggi non vengono più prodotti modelli di alcun tipo, ed è un grande peccato sapere che non ci sono più uscite.
Ma a questo punto, è arrivato il momento di scoprire il perché del nome Cagiva. Al contrario di altri marchi, non è stato usato il cognome del fondatore. Per capire la scelta del nome, è necessario leggerlo come CaGiVa, che sta per Castiglioni Giovanni Varese, un mix tra cognome e nome di colui che la fondò ed il luogo in cui nacque l’azienda.
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