Non vedere esaudito il proprio desiderio di possedere una Ferrari special può portare ad una escalation di azioni legali estreme.
Il sogno di qualsiasi facoltoso collezionista di auto è quello di possedere le supercar più esclusive. Se il listino del Cavallino è a disposizione di tutti, lo stesso non si può dire per le edizioni limitate, riservate ad una clientela scelta. Bisogna avvolgere il nastro ad un’epoca in cui la Casa modenese aveva una posizione meno forte sul mercato. Per quanto vi siano sempre stati clienti privilegiati, la prima vera hypercar della storia, ovvero la Ferrari F40 non venne distribuita ad una lista speciale di collezionisti scelti.
Pur essendo prodotta in un numero limitato che venne, in seconda battuta, ampliato per rispondere ad esigenze più ampie, la F40 non era riservata. Le special edition attuali, come i modelli della serie Icona, hanno già una destinazione scelta. Trattandosi di vetture che acquisiscono molto valore nel tempo vengono attribuite a persone che hanno già dimostrato la propria fedeltà al marchio. Si tratta di un premio speciale che viene garantito a coloro che hanno già nel garage altri preziosi gioielli del marchio.
Per questo motivo la Ferrari oggi ha una lista di nomi fidati che vengono contattati nel momento in cui vengono lanciate delle nuove vetture esclusivissime. Il protagonista di questa vicenda è un personaggio molto famoso nell’ambiente americano delle quattro ruote, ma poco conosciuto a Modena. Il collezionista Preston Henn ha posseduto tantissime Ferrari. Nel 2016, però, quest’uomo ha intentato una causa contro l’azienda modenese perché chi è stata negata la possibilità di acquistare una LaFerrari Aperta in edizione limitata.
Ferrari, una causa per avere LaFerrari
L’hypercar non rientrava nella possibilità di acquisto illimitato come le altre Rosse di serie. La 296 GTB, la Roma o il recente SUV Purosangue possono essere sempre ordinabili. Quando Henn ha avanzato la propria richiesta si è sentito rispondere che tutti i modelli erano già stati assegnati, e che la sua domanda non era pervenuta in tempo. Henn non ha preso benissimo la risposta ricevuta e ha inviato un assegno di un milione di dollari direttamente all’ex Presidente Sergio Marchionne.
Oltre all’assegno c’era anche una lettera con cui era chiarita la sua volontà di avere presto una LaFerrari. La richiesta venne spedita al mittente. L’imprenditore a quel punto ha chiesto la consulenza di un team di avvocati, decidendo di fare causa alla Ferrari per il danno d’immagine ricevuto. Ha annunciato che la sua reputazione si sarebbe rovinata a causa della scelta della Casa modenese. La causa non è stata portata avanti perché Henn è deceduto.