Brutte notizie per la Mini, con il noto marchio britannico che deve fare i conti con un grosso problema che la limiterà e non poco.
Spesso e volentieri un design accattivante e unico nel proprio genere può risultare la mossa vincente per rimanere iconici e immortali nel tempo. Tutti quanti conoscono perfettamente le caratteristiche della Mini, una delle auto in assoluto migliori per potersi muovere all’interno delle città.
Il marchio britannico che fa parte del Gruppo BMW sta cercando di avvicinarsi sempre di più alle esigenze dei tempi moderni e soprattutto sta provando a virare verso l’elettrico. Si tratta questo di un progetto indubbiamente molto ambizioso, ma che allo stesso tempo prevede una serie di azioni a livello societario che possono creare delle difficoltà.
L’elettrico al momento infatti non infiamma il cuore degli appassionati che sembrano essere sempre più propensi all’acquisto di auto termiche. Inoltre le tecnologie delle vetture a impatto zero al momento sono ancora decisamente poco avanzate rispetto alle rivali a benzina o a gasolio e questo alle volte rischia di comportare diversi problemi e anche dei dolorosi richiami.
Mini Cooper SE: il problema che scatena il richiamo
Gli USA sono una delle nazioni nella quale vi è la maggiore attenzione per quanto riguarda il rischio di problemi e di danni alle automobili, con la NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration, che è sempre pronta a dare il via a dei possibili richiami. Questa volta a essere messa in cattiva luce è la Mini.
A quanto pare al momento sono ben 12 mila le Mini Copper SE che hanno subito il richiamo in terra statunitense. Si tratta però solo di una piccola goccia, visto che, se confermato il problema alla batteria, andrà a colpire la bellezza di ben 140 mila vetture in tutto il mondo. La motivazione che ha spinto la NHTSA al richiamo è legato al fatto che la batteria ad alta tensione non sarebbe stata realizzata secondo le specifiche corrette della casa britannica.
Il guasto però che affligge queste vetture potrebbe comportare un surriscaldamento della batteria e dunque allo stesso tempo provocare un “evento termico”, come si legge nel documento ufficiale di NHTSA, un modo professionale per specificare il rischio di incendio. A peggiorare la situazione ci pensa il fatto che questo problema può avvenire anche nel caso in cui il veicolo sia fermo, con il messaggio che comunque apparirà. Per fortuna BMW North America per ora ha negato incidenti in passato dovuti a questi danni, ma indubbiamente si dovrà controllare questo problema.