Problemi per la casa produttrice europea che deve fare i conti con un maxi richiamo mai visto prima. I clienti sono preoccupati e anche il costruttore.
I richiami sono tra le eventualità più temute dai costruttori di automobili e motociclette. Ad oggi, per fortuna ci sentiamo di aggiungere, c’è una enorme attenzione riguardo la qualità costruttiva delle vetture che percorrono le strade dei paesi occidentali, al punto che organi come il Rapex o l’NHTSA – per quanto riguarda gli automobilisti statunitensi – monitorano costantemente tutti i veicoli venduti per garantire ai compratori che non ci siano difetti o pericoli per la sicurezza. 
Stavolta, il tanto preoccupante richiamo è andato a toccare un’azienda tedesca di origini britanniche molto famosa in Italia per un modello in particolare, davvero inconfondibile e soprattutto, nato ormai oltre mezzo secolo fa. Si tratta di Mini: il marchio rilevato dal gruppo tedesco BMW dopo il fallimento di British Leyland continua a cavalcare un meritato successo grazie alla Cooper, automobile che con il nome di Austin Mini è entrata in produzione addirittura negli anni cinquanta.
Le vetture di Mini hanno una buona reputazione per quanto riguarda affidabilità e qualità costruttiva. A tutti però può capitare un problema in fase di produzione, soprattutto quando gli ordini per un modello continuano a crescere rendendo la costruzione di nuove auto da consegnare ai clienti sempre più veloce. Sembra un po’ quello che è accaduto al brand che ora, ha un richiamo di dimensioni enormi con cui fare i conti.
Mini nei guai, il richiamo è molto ampio
Stando a Motor1.com un maxi richiamo che va a toccare ben 140mila Mini elettriche prodotte dall’azienda tedesca negli ultimi anni sarebbe stato appena emanato. Tutto è partito oltre oceano, negli States dove l’NHTSA ha annunciato che la casa dovrà rivedere in tutto 12mila vetture di questo genere immesse sul mercato. Il rischio, secondo gli investigatori, sarebbe che la batteria che alimenta il motore elettrico delle auto sia suscettibile al rischio di incendi, una caratteristica molto pericolosa per le auto elettriche. 
Da segnalare che, per il momento e per fortuna, non sono stati registrati casi gravi di combustioni se non tre casi minori sotto indagine che riguardano queste vetture anche se l’ufficio stampa di BMW stessa ha comunicato: “Non si può escludere un incendio del veicolo, anche quando è parcheggiato”. Il paese più colpito sembra essere proprio la Germania dove ben 39mila esemplari sono a rischio richiamo e verranno riportati in assistenza a breve.
Per ovviare al problema, BMW intende installare un nuovo software aggiornato che tenga sotto controllo le condizioni della batteria, avvisando il conducente nel caso di quello che viene definito “un evento termico” di natura preoccupante. Sembra che le automobili interessate siano state costruite tra l’ottobre del 2023 ed il gennaio del 2024, in ogni caso, l’azienda si impegna a comunicare ai clienti interessati dal richiamo quando recarsi in assistenza per l’aggiornamento gratuito entro il 7 ottobre.
