BYD, il nuovo modello crea il caso: è richiestissimo, ma c’è un rischio serio

Il dubbio sul nuovo modello della casa cinese BYD è cosa certa, con i clienti che sul web già si contendono le prime unità

Fino a qualche anno fa in Italia pochissimi, se non nessuno, era a conoscenza dell’esistenza del marchio BYD come produttore di automobili. D’altronde la storia del brand cinese BYD (acronimo inglese di build your dreams) risale al 1995, anno di fondazione del marchio, e nel giro di pochi decenni è diventata una delle principali aziende produttrici di veicoli elettrici. Uno dei punti di forza dell’azienda asiatica è la sua capacità di gestire quasi completamente in autonomia tutte le fasi del processo industriale.

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Rischio per il futuro del nuovo modello marchiato BYD (bydeurope.com) – derapate.it

Infatti BYD controlla l’iter produttivo dalla fase preliminare di progettazione, passando per la produzione interna delle componenti incluse le batterie, fino alla linea finale di assemblaggio. BYD vanta di aver prodotto in scala industriale il primo veicolo ibrido plug-in al mondo già nel 2008. Il nuovo modello che si appresta ad essere presentato nel mercato locale ha già suscitato un forte interesse da parte di molti clienti, ma un rischio serio all’orizzonte pare metterne in dubbio la sua commercializzazione.

BYD Xia sbarcherà in Italia?

Il nuovo modello marchiato BYD si chiama Xia ed è una MPV che debutterà entro fine anno nel mercato cinese al costo di listino compreso tra i 38 e i 50 mila euro. Si tratta di una multispazio da ben 8 posti disponibili che lancia il guanto di sfida alle più blasonate concorrenti europee. Le competitor a cui la MPV cinese punta di rosicchiare clienti sono dei veri e propri totem del segmento, come la Volkswagen Multivan e Mercedes Classe V, oppure le più recenti Lexus LM e Hyundai Staria.

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In dubbio il futuro in Italia del nuovo MPV di BYD (bydeurope.com) – derapate.it

La BYD Xia sarà una multispazio equipaggiata con la tecnologia plug-in hybrid, quindi non 100% elettrica, forse anche per aggirare gli stringenti dazi recentemente imposti dall’Unione Europea sulla importazione di veicoli completamente elettrici. Il motore a combustione adottato sarà con molta probabilità lo stesso della BYD Qin L, ossia un 1,5 litri da 99 CV, associato ad un motore elettrico da 215 CV e un pacco batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) da 10,1 kWh o 15,9 kWh, in grado di garantire un’autonomia in solo elettrico fino a 200 Km.

Il debutto della Xia nel Vecchio Continente non avverrà prima del 2025, insieme ad altri due modelli marchiati BYD sempre in versione plug-in hybrid. Il dubbio più grande è se verrà distribuita anche in Italia, mercato in cui le automobili con tecnologia PHEV e BEV non sembrano essere molto apprezzate, a differenza delle sorelle full hybrid senza spina. Ricordiamo che al momento nella Penisola BYD già propone il crossover Atto 3, l’utilitaria Dolphin, le berline Han e Seal e il SUV Seal U. Vedremo se ci sarà spazio anche per la multispazio da oltre 5 metri.

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