Europa fregata di nuovo? La Cina ha capito come aggirare i dazi alle auto

L’Europa ha imposto dei dazi molto severi per limitare lo sbarco cinese nei nostri luoghi, ma ora è in arrivo una pesante contromossa.

Dal 5 di luglio scorso, l’Unione Europea ha deciso di far entrare in vigore i nuovi dazi sulle auto prodotte in Cina, una mazzata specialmente per i marchi del paese del Dragone, ma anche per costruttori europei e globali che producono diversi modelli nei confini di quello stato. A pagare maggiormente è la MG SAIC Motor, con dazi ora al 47,6%, a causa di un aumento del 37,6% che si è aggiunto al 10% che già era presente sino a questa estate.

Europa di nuovo fregata dalla Cina
Auto (AdobeStock) – Derapate.it

Guai anche per Geely Group, ora al 29,9%, o BYD Group al 27,8%. L’obiettivo dell’Europa è quello di bloccare l’avanzata delle case cinesi, obbligandole a dover aumentare i loro prezzi di vendita nel Vecchio Continente, così da rendere la concorrenza più equa con i marchi nostrani. Tuttavia, sappiamo benissimo quanto i cinesi siano duri a morire, ed infatti, sono arrivate risposte immediate a queste decisioni. Ecco il trucchetto che un noto brand è pronto ad attuare.

Auto, ecco la genialata della cinese Xpeng

I dazi doganali imposti dall’Unione Europea sono sicuramente una bella mazzata alle ambizioni dei marchi cinesi, ma il colosso Xpeng è pronto ad aggirare questi aumenti tramite una vera e propria genialata, che riguarda le sue auto elettriche. Questo marchio è in forte crescita negli ultimi mesi, e non ha alcuna intenzione di veder frenare la propria avanzata da una nuova legge, imposta solo e soltanto per limitare le tecnologie e meno costose auto cinesi.

Xpeng che genialata
Xpeng in mostra (Xpeng) – Derapate.it

Ma come farà Xpeng ad aggirare i dazi? Molto semplicemente, procederà all’apertura di una propria fabbrica all’interno del continente europeo, producendo in loco le sue BEV. Ricordiamo che i governi dei vari stati, con l’Italia nelle prime posizioni in tal senso, corteggiano di continuo i cinesi, affinché essi aprano nuovi stabilimenti nei nostri territori. Dunque, possiamo immaginare che trovare un paese in cui aprire una nuova fabbrica non sarà di certo complicato per Xpeng.

Secondo quanto emerge, Xpeng sarebbe alla ricerca di un paese tranquillo e privo di burocrazia, con bassi rischi legati al mondo del lavoro. Dunque, alla voce burocrazia, è chiaro un riferimento non voluto all’Italia, che esclude automaticamente la penisola da questa battaglia per ospitare il colosso cinese. Al momento, non ci sono indiscrezioni riguardo ad un paese favorito rispetto agli altri, ma presto avremo aggiornamenti in tal senso.

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