Un marchio che ha sempre prodotto supercar è in crisi nera, ed i dati non mentono. Ecco di quale costruttore si tratta.
Che per il settore automotive siano tempi bui non lo scopriamo di certo oggi, ma è vero anche che di giorno in giorno, emergono notizie sempre più allarmi, con brand che sono sull’orlo del fallimento ed altri che hanno già mollato il colpo. Poche settimane fa è stata la start-up americana Fisker ad alzare bandiera bianca, dichiarando il fallimento dopo diversi tentativi di salvataggio, a conferma di quanto le auto elettriche, al giorno d’oggi, stiano producendo solo guai.
Persino le supercar rischiano di trasformarsi in un settore ad emissioni zero, anche se c’è qualcuno, anche tra i brand premium, che ha iniziato a cambiare rotta. Marchi come Audi e Mercedes hanno fatto sapere di voler ancora investire in termici ed ibridi, così come la Toyota, che non ha mai creduto nel full electric. Ora, uno storico costruttore divenuto famoso per le sue splendide auto ad alte prestazioni sta affrontando difficoltà enormi, e non c’è nessuna garanzia in chiave futura.
Auto, disastro totale per la Lotus
La prima parte del 2024 ha tracciato uno scenario nero per alcuni marchi, e tra di loro, c’è anche la Lotus, che ha tagliato le previsioni di vendita per quest’anno, a seguito di risultati da incubo nel periodo che è andato da gennaio sino alle ultime settimane. La casa britannica è oggi di proprietà della cinese Geely, ed ha commesso l’errore di puntare praticamente tutto su una gamma di auto elettriche.
Pensate che, in base agli ultimi dati, la Lotus ha annunciato una perdita netta di 202 milioni di dollari tra aprile e giugno, in netto aumento rispetto ai 193 milioni dello stesso periodo del 2023. Dopo risultati così inquietanti, la Lotus ha tagliato di oltre il 50% le sue previsioni di vendita per il 2024, e lo scenario è a dir poco allarmante. Ad aumentare il pericolo ci sono anche i nuovi dazi imposti negli USA ed in Europa per le auto prodotte in Cina, ricordando che la casa britannica costruisce le sue auto a Wuhan, nel paese del Dragone.
Secondo quanto dichiarato dai vertici, la Lotus prevede di consegnare appena 12.000 veicoli quest’anno, mentre le stime erano di circa 25.000 vetture da immatricolare. In sostanza, la Lotus rischia di vendere meno della Ferrari, e tutto ciò testimonia come l’appartenenza al colosso cinese Geely ed il fatto di aver puntato sulle BEV siano state delle scelte del tutto errate. Vedremo come andranno gli affari nei prossimi mesi.