Il mistero della Ferrari Testa d’Oro, auto indimenticabile per chi l’ha vista almeno una volta. Esemplare unico al mondo e fuori dai radar.
In molti la conoscono solo come leggenda, mentre pochi altri hanno addirittura avuto la possibilità di ammirarla almeno una volta nella loro vita. Chi, poi, ha toccato o addirittura guidato la Ferrari Testa d’Oro non può che esser rimasto sbalordito da cotanto ingegno che la tecnologia contemporanea è riuscito a creare. Ma aleggia un velo di mistero intorno a questo esemplare dal volto di un’astronave, giacché ne esiste solo uno al mondo, una concept car della quale non si hanno troppe informazioni.
Una supercar del genere è in grado di poter emanare poesia da ogni sua angolazione, contraddistinta da delle linee futuristiche capaci di far pensare a delle astronavi da corsa. Aveva conquistato il record di velocità e aveva stupito chiunque, grazie al suo design rivoluzionario; ma, poi, il misterioso furto l’ha fatta cadere in un vortice di mistero dal quale ancora oggi non è riuscita a uscire.
Ancor più misteriosamente, dopo esser scomparsa durante il viaggio di ritorno da Maranello, dove nel 2014 era stata allestita una mostra tutta speciale al Museo della Ferrari, riapparì al concessionario Purosangue di Maranello appena pochi giorni dopo l’accaduto. A quel punto, l’intervento della Polizia fu fulmineo e avvenne prima che questo splendido esemplare potesse essere venduto.
Ferrari Testa d’Oro, ancora oggi i fatti non sono chiari
Era il 1989 quando il designer svizzero-tedesco Luigi Colani disegnò una concept car d’altri tempi ed esclusiva, la Ferrari Testa d’Oro. Una creatura niente male, basata sulla rivisitazione e modifica della Testarossa (nata appena 5 anni prima), che prendeva ispirazione dalla biomimetica e, soprattutto, dalla fantascienza dell’epoca.
Montava un motore della Ferrari piatto a 12 cilindri, ma l’originale, capace di erogare 428 cavalli, venne reso ancor più potente di quanto già non fosse. Infatti, il preparatore automobilistico tedesco Lotec, aggiungendo due turbocompressori e altri dettagli tecnici, riuscì a spingere il motore fino a una potenza pari a 750 cavalli.
Mentre il banco di prova motore della Testarossa era colorato, per l’appunto, di rosso, quello della Testa d’oro prese la tinta da questo nome. Dopo aver battuto vari record di velocità sulla pista del Gran Lago Salato Bonneville Speedway (Utah, Stati Uniti), pari a 351 km/h, quest’auto entrò di fatto nella storia. Anche per questo, il suo prezzo superò 1,5 milioni di euro, ma oggi potrebbe valere ancora di più. Il condizionale è d’obbligo, giacché questa concept car sembra faccia parte di una collezione di un milionario statunitense, ma c’è chi come Tuttosport.com afferma che non si sa dove sia.
Le ultime fonti, però, affermano che è stata esposta nel 2022 a New York, al museo automobilistico di Morton St.. Chissà se un giorno riapparirà, magari sfruttando la probabile provata commerciale e le varie leggende che girano intorno a essa e che le donano ancor più valore. Ciò le permetterebbe di poter esser rivenduta a cifre ancor più spropositate, magari durante un’asta in cui potrebbero partecipare solamente dei milionari.