Anche l’Aston Martin sembra orientarsi verso una microcar per ragazzi, una piacevole novità che in molti stavano aspettando: un modello da sogno
Quando si pensa alla casa inglese vengono subito in mente delle supercar sportive di prim’ordine. L’Aston Martin si starebbe orientando verso una diversificazione dei progetti, con un piccolo omaggio ai più giovani.
Sarebbe possibile pensare ad un’Aston Martin di piccolo cabotaggio indirizzata ad un pubblico giovane? A quanto pare sì, anzi è già esistita una minicar della casa inglese, anche se con caratteristiche particolari. La Cygnet era una piccola vettura basata sulla struttura della Toyota iQ, ma con un motore e degli interni di altra levatura. Stiamo parlando al passato perché questo modello, di cui ora si parla per un nuovo sbarco sul mercato, in realtà è stato in produzione dal 2011 al 2013.
L’Aston Martin Cygnet era una piccola vettura, pensata per i giovani, con chiara ispirazione Toyota (tutto uguale sotto il cofano) ma con finiture di pregiata levatura. A spingere la produzione della Cygnet era stata la normativa Euro 5 dell’Unione Europea che ha costretto l’Aston Martin a rivedere la sua produzione, poco adeguata a consumi ed emissioni ridotte. Per questo al salone di Ginevra del 2010 lasciò tutti di stucco con questo prototipo.
Aston Martin Cygnet, una minicar nata nel momento sbagliato: un nuovo progetto per il futuro
Rispetto alla Toyota IQ, però, non c’era solo un motore da utilitaria, ma anche delle verniciature e degli interni di grande lusso. Dal punto di vista meccanico parliamo di un 1.3 quattro cilindri da 97 CV accoppiato a un cambio automatico CVT, con accelerazione da 0-100 km/h in 11,6 secondi e una punta massima di 160 orari. Il prezzo era davvero fuori portata, ovvero 40.000 euro (tantissimo per l’epoca).
Nel 2013, dopo aver venduto solo 131 unità, la vettura uscì di produzione. Non ha mai preso piede anche perché fondamentalmente si parlava di una Toyota iQ “ritoccata”, con un prezzo folle e poco appeal. Come riportato dalla stampa britannica specializzata, ora però si potrebbe tornare a parlare dell’Aston Martin Cygnet full electric, in un momento storico in cui potrebbe avere maggiore appeal. D’altronde come ricordato da Autocar, la sensazione per la casa britannica era che fosse stato un modello giusto lanciato in un momento sbagliato.
Ora i costi di sviluppo sarebbero di gran lunga inferiori per una EV e la tipologia di macchina potrebbe avere una presa completamente diversa sul mercato, specie per ragazzi e nuove generazioni. Probabilmente meglio in questa ottica green che nella versione V8, prodotta negli anni passati, quando addirittura questa minicar era diventata un “razzo tascabile” da 436 CV e 274 km/h di velocità massima. Aston Martin deve trovare una nuova via per sfondare sul mercato.