Una rivoluzione silenziosa sta per cambiare il modo in cui gli italiani affrontano i caselli autostradali. Cosa bolle in pentola?
Il Telepass, fedele compagno di viaggio degli automobilisti italiani per decenni, potrebbe presto diventare un ricordo del passato. È un vecchio amico che ci ha accompagnato per lungo tempo, ci ha permesso di sfrecciare attraverso i caselli senza fermarci sta per cedere il passo a una nuova era. Ma il suo tempo è forse arrivato, oggi che nascono nuovi sistemi più pratici, e soprattutto più convenienti.
Tutto è iniziato con un annuncio che ha fatto storcere il naso a molti: dal 1° luglio, il costo mensile del Telepass salirà a 3,90 euro. In un periodo in cui il portafoglio degli italiani è già messo a dura prova da continui rincari, questa notizia è stata accolta come l’ultima goccia che fa traboccare il vaso. Nonostante l’azienda abbia cercato di addolcire la pillola offrendo la possibilità di associare due targhe a un solo dispositivo e promettendo servizi aggiuntivi, il malcontento serpeggia tra gli utenti.
Ma come spesso accade, quando si chiude una porta si apre un portone. E in questo caso, il portone si chiama Unipolmove. Questo nuovo servizio sta attirando l’attenzione degli automobilisti italiani come api al miele, e per buone ragioni.
Unipolmove si presenta come un clone del Telepass, offrendo le stesse funzionalità che abbiamo imparato ad apprezzare: niente più code ai caselli, pagamenti automatici e la comodità di gestire tutto da remoto. Ma c’è un “ma” che fa tutta la differenza: il prezzo. Mentre il Telepass si appresta a far lievitare i suoi costi, Unipolmove parte da una tariffa mensile di appena un euro.
Unipolmove offre anche la possibilità di pagare i parcheggi nelle grandi città e include vari servizi di mobilità. Non sorprende quindi che molti italiani stiano seriamente considerando di fare il grande passo. Certo, il Telepass non sta a guardare. Ha lanciato promozioni valide fino a dicembre 2025, cercando di trattenere i clienti con l’offerta di 25 servizi extra nel piano Plus. Ma sarà sufficiente per competere con la freschezza e la convenienza di Unipolmove?
Gli automobilisti italiani si trovano ora di fronte a una scelta: rimanere fedeli al vecchio compagno di viaggio, sperando che le nuove offerte compensino l’aumento dei costi, o abbracciare il cambiamento e dare una chance al nuovo arrivato.
Una cosa è certa: che si scelga di restare con il Telepass o di passare a Unipolmove, il futuro dei pagamenti autostradali in Italia sembra destinato a diventare sempre più smart e, si spera, più economico.
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