Ultim’ora: le norme del Codice della Strada e del Governo parlano chiarissimo, rischi di avere sanzioni pesantissime
Per quanto l’Italia non sia uno dei Paesi europei in cui caravan e roulotte registrano la maggior diffusione, il fenomeno è comunque da non sottovalutare e particolarmente rilevante. Tra le altre cose, va segnalato come, nell’arco degli ultimi dieci anni, siano stati immatricolati circa 10mila veicoli per turismo itinerante, facendo registrare una crescita pazzesca, rendendo per la prima volta la stessa Italia nella top ten europea in quanto ad immatricolazioni di caravan ed autocaravan. È un modo di viaggiare che offre esperienze uniche e indimenticabili, rendendo ogni viaggio una vera e propria avventura.
Alla base del tutto, però, dev’esserci come sempre la sicurezza, per evitare spiacevoli rischi e situazioni. Tra le altre cose, è bene conoscere tutte le norme e regole affini a queste dinamiche. Un esempio pratico? Le regole che veicolano il gancio di traino facente da tramite tra un’automobile (o un pullmino) e il relativo carrello sono molto ma molto severe e precise. Ecco tutto quello che devi sapere per non avere brutte sorprese.
Un aspetto che molti sottovalutano, infatti, è legato al gancio di traino che facilità il trasporto di merci che non potrebbero stare nell’automobile. Gli usi possono essere molteplici: da roulotte e carrelli, passando per un semplice supporto che permetta di aggiungere altro carico. Insomma, stando sul vago, possiamo indicarlo come un semplice dispositivo montato sul telaio posteriore di un veicolo, progettato per trainare o trainare un rimorchio o un altro veicolo.
La sua costruzione prevede una struttura di supporto della sfera che si fissa alla scocca in punti predisposti dal costruttore e la sfera stessa, che a sua volta può, poi, assumere posizioni differenti, anche laterali, a seconda del contesto.
L’aspetto più importante, però, è relativo ad un novero di regole da non sottovalutare che andranno rispettare per essere pienamente nella norma e senza preoccupazioni. Ovviamente andranno considerati i precisi limiti di peso, visto che tutto il carico (considerando motrice+rimorchio) non può superare le 3,5 tonnellate di peso. Alla base del suo funzionamento c’è la base del gancio di traino, solitamente fissato al telaio del veicolo, realizzato in acciaio resistente o lega di alluminio.
Secondo ma non meno importante, il fatto che il gancio venga fornito da un’azienda certificata del settore e, soprattutto, il fatto che l’installazione sia a cura di personale altamente specializzato sul tema. Non meno importante, poi, il fatto che fondamentale che il gancio venga venduto con le istruzioni per il montaggio e con tutto il set utile al suo corretto funzionamento.
Una volta effettuati questi passaggi, non mancano altri aspetti burocratici importanti, a partire dal fatto che sarà necessario un tagliando da applicare sul proprio libretto di circolazione. Il costo totale del tutto supera i 1000 euro. Alcuni costi e passaggi burocratici saranno, peraltro, tappa necessaria anche quando il gancio sarà eliminato.
Ma veniamo ora all’aspetto più importante e foriero di preoccupazioni. Se non si è in regola, corri i seguenti rischi: contravvenzione da oltre 400 euro e il ritiro della carta di circolazione. Occhio anche a non superare i valori di peso a pieno carico perché, nell’occasione, scattano sanzioni ancora più pesanti perché guidare un convoglio oltre le 3,5 tonnellate richiede il possesso della patente di categoria E, quella che consente il trasporto di rimorchi e semirimorchi.
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