La svolta elettrica sembra non essere poi così vincente e ha dovuto incassare il netto smacco da parte di un’altra categoria di motori
La vera rivoluzione post diesel e benzina porta una firma diversa dalle EV. Gli ultimi dati diffusi parlano di un vero boom e di una tendenza che può influenzare sia il presente che il prossimo futuro.
All’interno dell’universo dell’Automotive siamo in un periodo di transizione storica. Nei prossimi anni dovrà essere portato a compimento il passaggio completo dai combustibili fossili alle fonti ecologiche e non inquinanti. L’obiettivo delle emissioni zero nel prossimo decennio non potrà essere fallito, per un discorso ambientale e di deriva del mercato. Moltissimi fondi sono stati investiti sull’elettrico e sulla sua diffusione, ma al momento questa opzione sembra essere ampiamente alle spalle dell’ibrido.
Le vetture Hybrid sono state le grandi protagoniste dei report sulle vendite del mese di febbraio 2024 in Europa, con una crescita più che significativa. Al momento questa variante è al secondo posto nella scelta dei cittadini UE, alle spalle solo delle benzina.
In totale il mese scorso le immatricolazioni di auto nuove nell’Unione Europea sono aumentate del 10,1%, attestandosi a 883.608 unità. Le auto ibride hanno raggiunto il 28,9% di quota di mercato, al contrario delle elettriche, ferme al 12,0% come il mese precedente.
Auto ibride, la crescita è significativa: le vendite superano di molto quelle dell’elettrico
Andando ad analizzare la situazione nei singoli mercati europei, si può notare come la crescita è piuttosto equiparata in Germania (+11,8%), Italia (+11,7%), Francia (+11,2%) e Spagna (+8,7%). L’aumento delle ibride è stato del 24,4%, come rivelato dai dati dell’ente industriale europeo ACEA. Al primo posto di questo incremento c’è la Francia (41,5%), mentre l’Italia ha registrato un +16,1%.
In calo le auto diesel (-5,1% a febbraio), con la quota di mercato che si è ridotta al 12,9%, poco sopra all’elettrico (12%). A quanto pare la scelta Full o Mild Hybrid sembra essere quella più convincenti per gli automobilisti del Vecchio Continente, che continuano a preferirla alla versione totalmente a batteria. Le motivazioni sono molteplici e vanno dal costo della vettura, alla facilità di rifornimento, fino ad una diversa percezione in termini di sicurezza. Vedremo se al netto di incentivi e derive future questo tipo di margine continuerà ad esistere anche fra un decennio. Da tenere in considerazione sullo sfondo ci sarà poi l’avvento dei biocarburanti e dell’E-Fuel che potrebbero capolgere di molto la situazione.