Cambierà tutto in Italia per quanto concerne il discorso autovelox, grazie al nuovo decreto che è pronto ad entrare in vigore
Addio all’uso selvaggio dei dispositivi di rilevamento della velocità e alle multe senza criterio. Il Governo ha deciso di applicare un giro di vite nei confronti di quei Comuni che si finanziavano sulle spalle degli automobilisti.
Finalmente ci siamo: nuove regole, meno multe. Un assioma tanto facile quanto utile, che riguarderà l’utilizzo degli autovelox nel nostro Paese nel presente e nell’immediato futuro. Con la primavera appena iniziata e con l’arrivo dell’estate, i viaggi in giro per l’Italia sono in costante aumento. Percorrere le autostrade verso i luoghi di villeggiatura non sarà però più un incubo per quanto concerne i dispositivi di rilevamento della velocità. Si perché l’Esecutivo ha varato un nuovo decreto legge che pone un forte limite all’utilizzo delle “macchinette”, dicendo basta alla deriva dei Comuni verso una semplice “cassa” con le contravvenzioni.
Su input del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini è arrivata la bozza definitiva del d.lgs., riprendendo quanto previsto dalla legge 120/2010 del 29 luglio 2010. Nella Riforma del Codice della Strada c’è una parte relativa solo all’utilizzo degli autovelox e ad alcuni limiti da rispettare. Stop quindi alle “Zone 30” e in generale ai controlli con limiti ben al di sotto di quelli standard (almeno 20 km/h) e al posizionamento eccessivamente ravvicinato in alcuni tratti stradali (Italia prima in Europa per presenza di autovelox: 23 ogni 1000 km).
Autovelox, cambia tutto con il nuovo decreto: le misure previste
Come detto bisognerà rispettare il principio per cui nelle zone con limiti di velocità inferiori di oltre 20 km/h rispetto al normale (90 km/h se 110 in autostrada o 30 km/h se 50 in strade urbane) non si potranno piazzare controlli e soprattutto andranno indicati gli autovelox con un giusto preavviso. La nuova norma prevede la presenza di un segnale a non meno di 1 km, mentre tra due dispositivi diversi deve mantenersi una distanza di almeno 3 km sulle strade extraurbane e 1 km su quelle secondarie.
Inoltre nel contesto urbano la distanza minima tra il segnale che ribadisce il limite e il dispositivo non può scendere sotto i 200 metri sulle vie ad alto scorrimento, mentre la distanza scende a 75 metri su tutte le altre. Va sottolineato poi come tra due autovelox consecutivi non potranno esserci meno di 500 metri di distanza e il limite di velocità minimo del tratto interessato dai controlli dovrà essere di 50 km/h. Vedremo al termine dell’estate di quanto saranno calati i numeri delle multe.