Ultim’ora legata al prezzo della benzina: che stangata per servito ed autostrada, le vacanze di Pasqua sono un salasso…
Secondo alcune stime, oltre dieci milioni di nostri connazionali si metteranno in macchina per raggiungere località vacanziere nel corso delle prossime ore. Oltre al sano divertimento e all’attenzione al meteo, che purtroppo rischia di essere quantomeno insoddisfacente in buona parte d’Italia, va da sé che, come in ogni tipo di vacanza, si darà un forte occhio anche alla questione economica.
Risparmiare, purtroppo, è un mantra sempre presente nella testa di sempre più persone nell’ultimo periodo, e non solo per semplici aspetti attitudinali. La situazione economica generale, inutile nasconderlo, rende questo quasi una necessità. Una delle prime fonti a cui risulta difficile rinunciare, anche solo perché necessaria per recarsi sui rispettivi posti di lavoro, è il carburante.
Va da sé che, anche nel caso delle vacanze, i prezzi dei carburanti finiscono per essere particolarmente nel mirino e attenzionati. Nell’ultimo periodo, come tutti sapranno, i prezzi di benzina e diesel, ma soprattutto gas Gpl, sono arrivati letteralmente alle stelle. Una situazione ormai costante da circa un anno, con le spese per i carburanti stessi che hanno subito aumenti fino al 40% rispetto a quanto era un paio di anni prima. I dati emersi da Staffetta Quotidiana (portale specializzato sul tema) il mese scorso, in tal senso, hanno permesso di descrivere bene come la benzina si mantenga al di sopra della soglia dei 2 euro al litro nelle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa.
Il tutto, peraltro, nell’ambito di un contesto che non sembra prevedere grossi cambiamenti in breve giro di posta.
Mazzata pesantissima a Pasqua: attenzione a quanto rischi di spendere per il carburante
Il mercato internazionale dei carburanti, a conti fatti, vive un momento di incertezza. Si viaggia in un fase altalenante, visti i continui cambiamenti in essere per via delle logiche legate a domanda e offerta, anche se negli ultimissimi giorni si nota un calo pari a 2 dollari al barile rispetto a quanto rimarcavano gli esperti del settore solo una settimana fa.
La grande situazione di incertezza, come già andavamo anticipando nelle righe precedenti, si protrarrà ancora a lungo. D’altro canto, la gestione delle scorte e la crescente domanda di prodotti raffinati da parte della Cina non promette nulla di buono nel medio termine. A questo, tra le altre cose, aggiungiamo il calo di produzione nelle raffinerie russe.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport nella sua edizione online, riprendendo le statistiche dello stesso portale Staffetta Quotidiana, In Italia il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self-service è 1,883 euro/litro, ormai oltre i 2 euro/litro al servito, mentre il gasolio si attesta a 1,806 euro/litro. Il periodo dei ribassi durato da settembre a gennaio è ormai alle spalle, e la situazione non migliora affatto in autostrada. La benzina si attesta attorno ai 1,883 euro/litro, con il diesel 1,806 euro/litro, considerando sia i valori delle compagnie che quello delle cosiddette “pompe bianche”. Le medie relative al servito, invece, vedono la benzina poco oltre quota 2 ed il diesel a 1,946 euro/litro. Gpl e metano, invece, si attestano a valori inferiori. Nei tratti autostradali, invece, segnaliamo la benzina a 1,999 euro/litro per il solo self-service, con il servito ovviamente sopra quota 2 di media. Leggermente inferiori i valori analoghi relativi al gasolio.