Durissimo colpo per un colosso automobilistico, la sentenza mette in grossa difficoltà uno dei marchi più noti al mondo.
In questi ultimi anni sono tantissimi i problemi da dover affrontare non solo per i cittadini comuni, ma anche per la maggior parte delle aziende. Perfino i colossi automobilistici si sono trovati in difficili situazioni.
Le aziende automobilistiche stanno indubbiamente attraversando un periodo molto singolare, soprattutto perché si trovano immischiate in una rivoluzione senza precedenti. Il passaggio da una motorizzazione termica a una elettrica è davvero incredibile, con l’impatto a livello mondiale che è evidente.
Questo ha messo in ginocchio molte aziende, e la Ford che è una di quelle che sta virando maggiormente in questa realtà. Le vendite non stanno portando ai risultati sperati, motivo per il quale si è dovuto anche rallentare la produzione, aggravando una situazione che già in passato si era resa complicata. Ad aggiungersi alle complicazioni ora è arrivata una multa molto salata a causa di un’azione poco onorevole per un marchio del genere.
Alla fine non c’è stato nulla da fare per la Ford, con la stessa casa di Detroit che ha deciso di accettare le sanzioni da Washington. L’indagine è stata portata avanti dal Dipartimento di Giustizia, che ha spiegato come Ford abbia installato dei sedili posteriori considerati come fittizi, oltre ad altri oggetti particolari in modo tale da spacciare dei furgoni come delle auto.
L’accusa è che i sedili posteriori siano stati montati in modo tale da non essere mai utilizzati e non hanno mai trasportato dei passeggeri. Questo avrebbe così permesso di pagare molto di meno i dazi per i suoi furgoni Transit Connect, che erano importati dalla Turchia. Il problema è che questa pratica è stata portata avanti per tanti anni, con il periodo che intercorre tra il 2009 e il 2013.
Una volta che era stata attraversata la dogana, ecco allora come i sedili posteriori in questi furgoni sparivano e dunque si trattava solo di un furgono da carico con un massimo di persone. In questo modo la Ford avrebbe potuto pagare l’importazione solo con dei dazi al 2,5%, mentre dichiarando realmente le caratteristiche del furgone si sarebbe trattato di un valore decuplicato al 25%.
Il giro di affari è stato molto oneroso, tanto è vero che, stando a quanto riporta il Ministero della Giustizia, dalla Turchia sono state importate ben 163 mila Transit Connect. Ecco dunque mai la Ford ha deciso di accettare la multa di 365 milioni di Dollari, circa 337 milioni di Euro, che comprendono il quasi totale raddoppio rispetto ai 184 milioni di Dollari che avrebbe dovuto pagare in origine se avesse dichiarato il tutto regolarmente a suo tempo.
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