Incredibili cambiamenti dal benzinaio, con il futuro che si fa sempre più innovativo e con un sensibile addio al passato.
Da diversi anni a questa parte si sta cercando di rinnovare sensibilmente il mondo della mobilità, con il pianeta che ha bisogno dell’aiuto dei cittadini. Anche le automobili devono fare la loro parte, con le aziende di punta del mondo dei motori che stanno virando sempre di più verso una produzione elettrica.
Questa però è una scelta che al momento non sembra convincere tutti, soprattutto visti i costi eccessivi di queste operazioni. Per poter dare vita a delle auto elettriche infatti servono delle spese decisamente superiori rispetto a quelle delle vetture termiche, con i colossi a quattro ruote che in certe situazioni si sono trovati costrette a bloccare la produzione.
Fino a pochi anni fa vi era un entusiasmo in certi casi anche eccessivo attorno a queste auto, ma ora si sta diventando molto più realisti. Per fare in mondo che il mondo possa essere un posto meno inquinato, non è fondamentale fare in modo che tutti i veicoli siano elettrici, ma si può abbassare le emissioni di CO2 anche alle auto termiche.
Uno dei metodi migliori è ciò che comporta l’utilizzo di carburanti alternativi, con questi che saranno molto meno inquinanti una volta immessi nell’aria. Ecco dunque come mai ora è Eni che ha sorpreso tutti lanciando sul mercato un nuovo biocarburante vegetale, con questo diesel che è ottenuto unicamente utilizzando delle materie prime rinnovabili.
HVOlution: l’innovazione ecologica di Eni
La grande novità giunge dunque dal colosso Eni, con questo che ha deciso di rinnovare il mercato lanciando un grande prodotto come HVOlution. Siamo di fronte in questo caso a un carburante che è prodotto da una serie di paraffine stabili, con queste che presentano una bassa igroscopia, dunque una poca capacità delle molecole di assorbire l’acqua, e una minima suscettibilità alla contaminazione batterica.
Questo permette dunque di garantire la creazione di un carburante ecologico, con il gasolio fossile che supera il limite del 7% dell’Unione Europea. Non vi sono presenti all’interno del carburante né poliaromatci né aromatici, garantendo così il solo utilizzo di materie prime rinnovabili.
HVOlution inoltre è già facilmente utilizzabile, considerando infatti come sia conferme alle normative sulle auto Euro6 e si può tranquillamente legare a questi motori rendendoli funzionali ed ecologici. In questo modo coloro che possono un veicolo a gasolio non dovranno attuare alcuna modifica per rifornirsi con HVOlution, ma basterà semplicemente fermarsi alla stazione Eni più vicina e rifornirsi.
Il nome deriva da Hydrotreated Vegetable Oil, con questo che è l’ennesimo grande progetto che Eni sta portando avanti per contribuire a un mondo decarbonizzato, almeno nel settore dei motori. Ciò che però non è ancora chiaro è quanto costerà questo carburante ai consumatori, con il valore che sarà come sempre variabile tra stazione e stazione.
Ciò che è sicuro è che dovrebbe presentarsi con un valore superiore rispetto al classico diesel, probabilmente affiancandosi al costo del diesel+. Un costo più alto, ma che permetterà di mantenere perfetto il motore della propria auto, limitando inoltre le emissioni di CO2 che danneggiano il pianeta.