Valentino Rossi è stato uno dei piloti più importanti in assoluto, e adesso si continua a parlare di lui pure dopo il ritiro: ecco perché.
Valentino Rossi ha fatto davvero la storia dello sport, del motociclismo e più nel dettaglio della MotoGP. Non è il pilota più vincente di sempre, ma con nove titoli mondiali e oltre cento vittorie in carriera si tratta sicuramente di uno degli atleti più importanti della storia delle due ruote. 
L’italiano, soprannominato il Dottore, ha regalato una gioia dopo l’altra a milioni di tifosi e appassionati, e adesso si gode la sua meritata pensione fra una gara automobilistica e un pensiero legato al suo team – il Mooney VR46 affiliato alla Ducati – presente stabilmente in MotoGP. In tal senso, peraltro, sembrano esserci alcune novità legate al futuro.
MotoGP, Valentino Rossi: il futuro è un ritorno al passato
Il passato di Valentino Rossi si intreccia con il suo futuro e quello della sua squadra. Ci riferiamo in particolar modo al team Mooney VR46, che dal legame con la Ducati potrebbe facilmente passare a quello con la Yamaha. La scuderia italiana ha il contratto in scadenza con il brand di Borgo Panigale a fine 2024, il che potrebbe sicuramente far sì che le strade dei due brand si dividano al termine di questa stagione. E poi c’è anche da considerare che Rossi è brand ambassador di Yamaha, ciò sta a significare che i rapporti fra le parti non si sono mai definitivamente spezzati.
Secondo quanto riferito da MowMag, poi, il Dottore avrebbe chiesto a Dall’Igna e colleghi la Sesmosedici GP24 per Bezzecchi. La risposta, tuttavia, sarebbe stata interamente negativa. L’offerta della Yamaha, di contro, è davvero ricca. Senza scordare che Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna, ha voluto fortemente che le squadre giapponesi (in crisi nera dal punto di vista sportivo) ricevessero le concessioni; quindi, c’è da aspettarsi che questo accordo si possa fare eccome.
Ricordiamo anche le parole di Gigi Dall’Igna a Sky, che ha detto molto chiaramente che in vista del 2025 “sarà difficile per noi mantenere tutte le squadre l’anno prossimo. Altri produttori stanno spingendo per avere squadre satellite. Hanno anche l’opportunità di offrire grandi sconti perché ricevono pagamenti bonus dall’organizzatore quando gestiscono una squadra satellite”. Insomma, il ritorno di Rossi in Yamaha (anche fuori dalla pista) è tutt’altro che impossibile, stando così le cose. Non resta altro da fare che aspettare i prossimi mesi e capire come si evolverà il tutto.
