La casa di Maranello è in una situazione delicata che dovrà gestire al meglio. Il colosso italiano pronto a difendersi
I marchi automobilistici si impegnano sempre al massimo per garantire l’affidabilità ad alti livelli dei veicoli che producono. Da ciò dipende come la clientela vede quell’azienda, decidendo di puntare su di essa per l’acquisto del proprio prossimo mezzo. Una grande responsabilità, soprattutto se si è un marchio blasonato come Ferrari, da sempre simbolo di eccellenza.
Si può pensare che in un settore come quello delle Supercar, dove i marchi più famosi sono gli stessi da decenni, con poche nuove entrate e una qualità ormai rinomata, non vi siano problemi e tutto proceda per il meglio, ma nemmeno queste aziende e i loro veicoli perfetti sono esenti da qualche problema di tanto in tanto. Avere situazioni di questo tipo non è mai bello dato che sono difficili da risolvere in breve tempo.
Si è giunti alle dispute legali
Ferrari è da sempre sinonimo di auto sportive di altissima gamma ed anche del Made in Italy nel mondo. E’ tra i marchi più conosciuti e produce delle automobili che sono delle vere e proprie opere d’arte. Ciò nonostante, anche le Ferrari possono anche avere dei difetti che devono essere risolti. A lamentare qualche problema con la sua “rossa” è stato Iliya Nechev, un proprietario di Ferrari 458 Italia dal 2020, che sin dal primo giorno con la sua rossa dichiara di avere avuto problemi all’impianto frenante.
Nechev inizialmente aveva lamentato che l’auto aveva poco mordente quando andava sul freno, situazione che si è verificata anche quando stava affrontando una discesa. Un richiamo volontario è stato fatto nell’ottobre 2021 quando Ferrari ha riscontrato un problema al liquido dei freni che, fuoriuscendo dall’impianto, causava una parziale o totale perdita di potere frenante. Tuttavia non si sarebbe riusciti a trovare la causa.
Vi è stato un altro richiamo nel 2022 per i modelli dalla 612 Scaglietti sino alla Ferrari Roma (lasciando fuori la 458 Italia, auto di Nechev) risolvendo il problema con un nuovo tappo del serbatoio e un software aggiornato. I legali di Nechev hanno detto che il problema si sarebbe potuto risolvere sostituendo la pompa freno ma Ferrari non ha mai informato i clienti di ciò. Da parte sua, Ferrari ha fatto sapere tramite un proprio portavoce che la sicurezza della clientela è da sempre la priorità del marchio, come si legge su Motor1 che ha riportato la notizia, e che i modelli dell’azienda sono da sempre soggetti ad un rigido protocollo e a costanti controlli per garantire la massima affidabilità ai clienti.