Arriva una vera e propria mazzata per i fan di casa Fiat, con una notizia che è ormai ufficiale. Ecco cosa sta per accadere.
Da diverso tempo sono in corso delle tensioni tra il gruppo Stellantis ed il governo italiano, a seguito di una produzione di auto che è sempre più lontana dal nostro paese. Marchi come la Fiat, la Lancia e l’Alfa Romeo producono diverse auto fuori dai nostri confini, ed uno dei casi più emblematici, in tal senso, è quello che riguarda la nuova Panda, che verrà svelata il prossimo 11 di luglio.
Si tratta di un SUV di Segmento B, che verrà presentato in forma full electric, e che poi sarà disponibile anche con motore a benzina ed ibrido. La vettura verrà prodotta in Serbia, nello stabilimento di Kragujevac, mentre a quello di Pomigliano d’Arco, in Campania, resterà solamente la nuova Pandina, ovvero l’erede della versione citycar, svelata pochi giorni fa e che ha un futuro garantito solamente sino al 2027.
La nuova Fiat Panda è dunque motivo di discussione, ricordando anche che la nuova 600e viene prodotta in Polonia, nello stabilimento di Tychy, dove nascerà anche la nuova Alfa Romeo Milano. Sul futuro della casa di Torino in Italia aleggiano sempre più nuvole nere, ed ora è arrivato un report che fa pensare al peggio. Andiamo a vedere per quale motivo c’è davvero da temere.
Fiat, il futuro è sempre più lontano dall’Italia
Ci sono notizie molto preoccupanti che riguardano il brand Fiat, in relazione a quella che è la produzione di auto nel nostro paese. Infatti, secondo il report di Transport & Environment, solo il 22% delle vetture sarà costruito in Italia entro il 2030, un numero davvero esiguo e che fotografa una situazione drammatica per la nostra industria automobilistica.
I piani societari sono cambiati enormemente dal 2021, anno della fusione di FCA e del gruppo PSA, dando origine al gruppo Stellantis. La Francia è ora il paese che ha più voce in capitolo e dove vengono prese le decisioni più importanti, con l’Italia che è invece in una fase calante, con il governo che ha deciso ora di farsi sentire, quando però, con ogni probabilità, il gran danno è stato già fatto.
Come detto, a Pomigliano d’Arco è rimasta solamente la Pandina, anche se i responsabili del sito di produzione ed i lavoratori chiedono, a gran voce, che arrivi un altro modello. Kenitra, in Marocco e Tychy in Polonia sono i luoghi dove vengono prodotte più Fiat, e c’è da dire che la cosa è a dir poco clamorosa, considerando la storia della casa di Torino, ripensando anche ai tempi del Lingotto e di Mirafiori.
Quest’ultimo stabilimento è forse quello più in difficoltà, con un gran numero di dipendenti in cassa integrazione, ai quali non viene consentito di lavorare come potrebbero. Di certo, il report sopracitato è spaventoso, e la speranza è che qualcosa possa effettivamente cambiare, ma per il momento, non sembra esserci questa possibilità. I prossimi mesi saranno decisivi in tal senso.