Alcune aziende stanno vivendo un momento molto complicato e ora un colosso sembra prossimo a dover far partire un maxi richiamo.
Lo sviluppo tecnologico ha portato in questi anni a una produzione sempre più attenta per quanto riguarda le automobili, con questi veicoli che sono sempre più attenti alla sicurezza. L’intento delle innovazioni sono soprattutto legate a questo aspetto, senza poi dimenticare come i veicoli debbano diventare sensibili all’ambiente.
L’intento odierno è quello di ampliare quanto più possibile il numero di auto elettriche al giorno d’oggi, in modo tale da poterle far diventare sempre più comuni. Questo abbatterebbe le emissioni di CO2 nell’aria, con l’Università della California che ha evidenziato come il solo aggiungere il 2% di auto elettriche nello Stato abbia comportato un abbassamento delle polveri sottili.
Numeri che dunque se migliorati potrebbe comportare altri grandi miglioramenti all’aria che respiriamo, con il nostro corpo che ne beneficerebbe moltissimo. L’Asia è forse il Continente che sta lavorando maggiormente sulla produzione di automobili a impatto zero, con la Corea del Sud che è una delle nazioni in crescita.
Il Gruppo Hyundai è noto ormai in tutto il mondo per l’efficienza e la qualità del proprio lavoro, per questo motivo dalla sede centrale devono uscire solo auto di prima fattura. Quello che sta accadendo di recente ha dell’incredibile, infatti sono a rischio ben 600 mila automobili che saranno costrette al richiamo, con questo che comporterà un rallentamento per la vendita di auto elettriche.
Hyundai Ioniq 5 e non solo: maxi richiamo in vista
La Hyundai sta dando vita a una gamma eccezionale in elettrico, con la Ioniq 5 che è tra le vetture maggiormente richieste sul mercato. Oltre a questo modello, il Gruppo sta ampliando sempre di più anche la gamma per quanto riguarda il marchio Kia, con questa che ha dato vita di recente alla EV6.
I due modelli in Corea del Sud però hanno mostrato dei problemi, con lo studio che ha evidenziato come ci sia il rischio di creare un sovraccarico all’interno del sistema elettrico. Questo comporterebbe così l’impossibilità da parte della batteria 12V di ricaricarsi correttamente. Per ora dunque il richiamo è legato solo al mercato sudcoreano, con queste vetture che in totale solo 169.932, ma sembra che sia solo questione di tempo prima che il problema diventi globale.
A monitorare sull’accaduto ci sta pensando il NHTSA, National Highway Traffic Safety Administration, con l’ente statunitense che ha già ricevuto ben 30 segnalazioni da clienti di Hyundai, Kia o Genesis che dopo poco tempo hanno visto apparire delle spie sulla propria auto. Questi sono però i più fortunati, perché qualcuno non ha avuto nemmeno la segnalazione, accorgendosi del danno solo nel momento in cui la batteria era crollata.
I fatti anche negli USA sono stati confermati da Business Korea, dunque è probabile che il richiamo si espanderà in tutto il mondo. Al di fuori dei confini sudcoreani, il totale di Ioniq 5 e di EV6 prodotte è di altri 500 mila esemplari, il che porterebbe a un totale di oltre 600 mila unità da richiamare, il che comporterebbe un serio danno economico all’industria automobilistica sudcoreana in grande crescita e sviluppo.