Nuovi guai per Stellantis, si ferma nuovamente tutto e scoppia il caos. Continuano le difficoltà del gruppo
Se a livello globale i risultati non possono che fare sorridere il gruppo Stellantis, in Italia la holding continua ad attraversare un periodo quanto mai complicato. La querelle tra l’universo di cui fanno parte brand fondamentali del made in Italy (come FIAT, Alfa Romeo, Lancia e Maserati) e il governo italiano va avanti ormai da tempo.
Stellantis è sul banco degli imputati, colpevole di avere “delocalizzato” le proprie attività e di stare spostando all’estero sempre più la propria produzione, mettendo così a rischio il futuro dell’industria italiana e di conseguenza i posti di lavoro, per non parlare dell’identità dei marchi divenuta secondo molti ormai un lontano ricordo.
Il gruppo ha ovviamente respinto al mittente le accuse, ribadendo la centralità dell’Italia nei progetti dell’azienda e di contro chiedendo al governo maggiore supporto nei confronti dell’industria dei motori. Insomma, la polemica non sembra destinata a finire in tempi brevi. Le istituzioni però non sono le uniche a guardare con preoccupazione al futuro di Stellantis. Anche i lavoratori seguono con apprensione le decisioni del gruppo in attesa di certezze sul proprio destino. E proprio i lavoratori e i loro rappresentanti hanno deciso di prendere una netta posizione e di farsi sentire.
Grattacapi per Stellantis, lavoratori in sciopero
E’ stato infatti deciso uno sciopero per il settore automotive di Torino. Si tratta di una manifestazione unitaria che coinvolge tutte le maggiori sigle sindacali, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri. L’appuntamento è per il prossimo 12 Aprile, nella speranza di avere certezze sul rilancio del settore dell’industria in Italia e sul futuro dello storico stabilimento di Mirafiori.
Secondo quanto riportato da Repubblica, i lavoratori coinvolti sciopereranno per una durata di 8 ore. Una manifestazione si terrà poi nel capoluogo piemontese con la presenza dei segretari nazionali dei sindacati. E’ il primo sciopero unitario dopo 15 anni, segno di quanto il momento dell’industria dei motori in Italia sia quanto mai delicato. Le preoccupazioni per quello che è stato uno dei fuori all’occhiello dell’industria italiana continuano, e Stellantis si trova a dover gestire un nuovo grattacapo. I recenti investimenti all’estero del gruppo, che deve necessariamente ampliare i propri orizzonti per poter reggere il confronto con la sempre più aggressiva pressione della Cina sul mercato internazionale, non hanno certo aiutato.