La F1 non rappresenta il non plus ultra solo per i piloti, ma anche per i tecnici e i meccanici. Ecco quali sono le somme che girano per i maestri dei cambi gomma.
Vi sono lavori più eccitanti di altri e non lo scopriamo grazie alle sfide della F1. Nel circus arrivano tutti professionisti che vantano abilità di altissimo livello. Per molti l’ambiente della massima categoria del Motorsport rappresenta un sogno irrealizzabile. Con le giuste skill si può anche scalare la montagna e approdare in uno dei contesti più pressanti al mondo.
Se il vostro obiettivo è quello di una vita senza stress il mondo della Formula 1 non può fare per voi. Viaggi internazionali continui, sfide super demanding e un contesto che non conosce errori rende la vita dei meccanici un inferno senza il giusto carattere. Dietro ai successi dei piloti di F1 c’è un lavoro puntuale di un gruppo di ragazzi che, con sacrifici, puntano ai massimi traguardi. In F1 si perde e si vince tutti insieme in un teamwork che unisce uomini e donne di diverse generazioni.
La serie TV su Netflix Drive to Survive ha messo in luce anche le ombre dietro ad una vita che sembra ideale. Per rimanere al top è necessario anche capitare nel contesto giusto al momento giusto. In questa fase il box della Red Bull Racing è il place to be. La squadra con sede a Milton Keynes sta dominando la scena, ma basterebbe un piccolo errore dei meccanici per vanificare lo strapotere di Max Verstappen. Non è un caso che il driver olandese, dopo ogni trionfo, ringrazia tutta la squadra subito via radio.
Il pilota si prende la scena in pista ma a segnare il suo cammino verso la gloria sono un esercito di tecnici, gommisti ed ingegneri al muretto e al remote garage. Il lavoro di squadra che c’è in F1 non si respira in altre discipline sportive. L’obiettivo di eccellere insieme può portare anche ad enormi delusioni. Nell’immagine collettiva attuale un pit stop di 3,5 secondi rispetto ai 2,5 abituali rappresenta un fallimento. Per resistere in un ambiente così demanding ed entrare in un top team i meccanici devono dimostrare di avere skill che sono ben ricompensate in termini economici.
I guadagni nel circus della F1
Una delle azioni più emblematiche della F1 è quando le vetture imboccano la pit lane per effettuare in un battito di ciglia i cambi gomma. Ad oggi rappresentano una delle poche variabili che possono rimescolare le carte sul piano strategico. I meccanici più efficienti in squadre di vertice guadagnano una cifra in media tra i 35mila € a 80mila € a stagione. Si tratta di una somma di tutto rispetto, ma va anche considerata la vita che conducono questi tecnici.
Il calendario 2024 è il più ampio di sempre con ben 30 sfide totali, divise tra 24 GP e 6 SR. Per questo motivo si era pensato ad una turnazione per rendere possibile una conduzione di vita più regolare. In Ferrari si parte da una retribuzione lorda annua di circa 35mila euro, tuttavia con la giusta esperienza sulle spalle, le cifre, con il tempo, aumentano in modo sensibile. Vanno anche considerati i bonus e i premi annuali.
Un lavoro duro e che richiede anche una preparazione fisica mirata. Gli ingegneri, invece, possono guadagnare cifre che vanno dai 200mila euro all’anno circa sino a qualche milione in base all’anzianità del team e al ruolo ricoperto.