L’assicurazione auto costa sempre di più: i nuovi rincari stanno preoccupando molto gli italiani, si sta arrivando a cifre pazzesche.
I proprietari di automobili sanno bene che tra le tante spese obbligatorie per garantire la regolare circolazione dei propri veicoli c’è anche quella che riguarda l’assicurazione auto. Per mettersi al volante di un veicolo, infatti, è necessario stipulare una polizza assicurativa per il mezzo: molto spesso si tratta di un esborso tutt’altro che banale. Proprio questo aspetto preoccupa molto gli italiani, dato che le ultime notizie in merito alla RC Auto non sono affatto buone.
I dati Ivass relativi ai prezzi delle assicurazioni auto fanno emergere che a gennaio 2024 c’è stata una risalita che ha fatto scattare l’allarme. Il prezzo medio è infatti di 389 euro, in aumento del 6,7% su base annua in termini reali e del 7,5% in termini nominali. L’unica consolazione è che l’aumento sembra un po’ meno gravoso rispetto a quanto fatto registrare a dicembre 2023 (+7,9%, ndr).
I prezzi delle assicurazioni auto erano apparsi in calo negli ultimi anni, ma con questi continui incrementi si rischia di tornare al dato di gennaio 2019, quando il prezzo medio toccò i 406 euro. Ma in quali zone del Paese si devono sborsare più soldi per stipulare la polizza assicurativa?
Che dramma per gli italiani: la RC Auto costa di più
Nel mese di gennaio le province di Alessandria, Biella, Lecco e Vercelli sono quelle che hanno subito i rincari maggiori (+10%). Tuttavia, se si guarda il prezzo medio complessivo, la città con il prezzo medio più alto a gennaio è Napoli con 560,18 euro. Subito dopo in questa classifica ci sono Prato (553,77 euro), Caserta (500,35 euro), Pistoia (486,14 euro) e Firenze (475,99 euro).
Enna è invece la provincia dove si paga di meno di RC Auto (287,36 euro). Prezzi bassi anche a Oristano (297,74), Potenza (299,10), Aosta (310,58) e Campobasso (312,06). Sempre dando uno sguardo ai dati Ivass viene fuori che gli automobilisti maggiormente penalizzati da questi rincari sono coloro che si trovano dalla classe di merito 2 in poi.
Per questi proprietari di auto, infatti, l’aumento medio su base annua ha superato il 10,4%. Incrementi fortemente contestati dal Codacons, che ha sottolineato come si tratti di aumenti “del tutto ingiustificati” tenendo conto che in Italia in questo momento non si registra una preoccupante crescita in termini di incidentalità. L’associazione dei consumatori chiede quindi al governo Meloni di intervenire per frenare l’escalation di queste tariffe nel comparto.