Multe autovelox: un piccolo sorriso per gli automobilisti, in arrivo alcuni cambiamenti significativi e degni di nota
Che gli autovelox non siano mai stati particolarmente amati dagli automobilisti, per ovvi motivi, non ci piove. Nell’ultimo periodo, poi, la tolleranza delle persone è sembrata sempre più messa a dura prova, anche per via di tanti episodi che venivano ritenuti sin troppo vessatori nei confronti di chi guida.
In varie regioni si è addirittura andati oltre, con la distruzione vera e propria, a livello fisico, di alcuni di questi dispositivi. A livello mediatico, la vicenda ha finito per avere grossa copertura, con il nome di Fleximan entrato fortemente nell’immaginario collettivo.
Per quei pochi che non lo sapessero, a inizio 2023 si è assistito ad un’ampia casistica di casi di cronaca riguardanti autovelox distrutti, soprattutto su strade provinciali e secondarie. Tutti i responsabili di tali gesti sono stati subito riuniti sotto la nomea di ‘Fleximan’. Un primo uomo, un operaio piemontese di Druogno (Verbania-Cusio-Ossola), era stato identificato a fine gennaio.
Quasi incredibile il fatto che l’uomo, prontamente denunciato dai Carabinieri della zona, abbia agito solo con la forza delle sue mani, in barba proprio alla definizione di Fleximan, che presupponeva un utilizzo del flessibile per limare la base dei dispositivi automatici in questione.
In Veneto, dove in otto mesi sono stati “messi ko” decine di autovelox, è ancora caccia al responsabile. E ci sono stati casi anche in Lombardia e Puglia, con episodi anche in Liguria nelle ultime settimane. L’Italia, soprattutto sui social, nel frattempo si divide, come spesso accade a fronte di temi così polarizzanti: molti sottolineano l’inciviltà alla base del gesto, altri giustificano i vari Fleximan, ritenuti portatori di un messaggio di malcontento in merito da parte della popolazione.
Ora, però, potrebbe arrivare una piccola fonte di tregua per molti. Andiamo a vedere, nel paragrafo successivo, cosa potrebbe cambiare in merito, in brevissimo giro di posta.
Autovelox, novità dal Governo
Il ministro delle Infrastrutture Salvini e quello dell’Interno Piantedosi, hanno deciso di inserire importanti novità in quello che sarà il nuovo decreto. In prima battuta, da segnalare è il fatto che gli autovelox non potranno essere piazzati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di 50 km/h, ma anche nei tratti di strade extraurbane e provinciali in cui si è soliti viaggiare a circa 20 km/h in meno rispetto alle dinamiche abituali.
A decretare il piazzamento degli stessi, potrebbero essere addirittura le Prefetture. In ogni caso, l’intento sembra essere chiaro: sicurezza e fluidità di circolazione alla base del tutto, cercando di considerare il meno possibile gli autovelox come mere fonti di cassa.
A tal proposito, lo stesso Salvini ci ha tenuto a ricordare come i Comuni italiani, nel solo anno solare 2023, abbiano avuto nelle proprie casse circa 1,5 miliardi di euro per via degli autovelox, un dato che fa registrare una crescita superiore al 6% rispetto a quanto non fosse stato dodici mesi prima. Nei Comuni sotto i 10 mila abitanti, addirittura si è avuto un aumento pari a circa il 50%.
Ultimo, ma non meno importante, soprattutto per alcuni, sarà la stretta sul discorso privacy. A seguito di parere favorevole in merito del Garante, è stato stabilito che non sarà più inviata alcuna foto a casa, in allegato con la multa.
Le istantanee in questione resteranno a disposizione del Comune o della realtà di pubblica amministrazione che erogherà la multa, e sarà a disposizione dell’automobilista che potrà richiederla in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. La stessa autorità custodente la foto, in ogni caso, avrà l’onere di evitare che siano riconoscibili i volti delle persone a bordo e le targhe di veicoli che si trovano in zone circostanti.