Un vero e proprio disastro ha colpito Tesla e non si fa per dire: non è tutto. Dietro il dramma c’è l’ombra della mano dell’uomo, una storia folle.
Sembra che la sequela di problemi che il marchio Tesla sta affrontando negli ultimi mesi inclusa questa vera catastrofe non abbia letteralmente fine: il brand americano con Elon Musk a capo ha tanti progetti, per i prossimi anni, tuttavia non sarà facile realizzarli se la situazione continua a peggiorare di mese in mese. Stavolta non sono i richiami né i guasti, il vero problema, nemmeno i ritardi o i tanto preoccupanti “incendi spontanei” delle vetture elettriche ormai ritenuti un falso mito. Si tratta di un rogo ben peggiore.
Costruita a cavallo tra il 2020 ed il 2022 e conosciuta anche come Gigafactory numero quattro la cosiddetta Tesla Gigafactory Berlin-Brandenburg che si trova per l’appunto nell’area di Berlino è la struttura europea più grande in cui Tesla assembla le sue automobili, un investimento del valore multimilionario che potrebbe ripagarsi da solo nel giro di pochi anni. Usiamo il condizionale perchè un drammatico evento potrebbe aver messo tutto in forse.
L’impianto ha già subito uno stop tra il 29 gennaio e l’11 febbraio a causa della cosiddetta crisi del Mar Rosso che ha portato il brand a dover sospendere le attività operative per la produzione della Model Y a causa della scarsità di componenti, dovuta al fatto che le navi cargo che attraversano lo stretto sono state minacciate dai ribelli Huthi locali. Ora però è stato un incendio davvero grave a bloccare l’attività della fabbrica. Non sembra trattarsi di un caso.
Il rogo è intenzionale: parla il Ministro
I fatti risalgono al 5 marzo 2024 quando un rogo è esploso proprio nella struttura: secondo le ultime ricostruzioni, un traliccio elettrico sarebbe stato dato alle fiamme arrivando quindi ad estendere il rogo alle pareti esterne della fabbrica, cosa che ha comprensibilmente portato all’evacuazione della zona per motivi di sicurezza ed al conseguente stop alla produzione di automobili, sicuramente un problema che Tesla dovrà affrontare in queste ore.
Ora però arriva la parte peggiore: l’incendio non è avvenuto in modo fortuito ma fonti vicine al Ministero dell’Interno tedesco presieduto dalla politica del SDP Nancy Faeser, prima donna ad ottenere questo incarico, affermano che si è trattato di un incendio doloso: “La polizia ha fatto sapere di aver ricevuto una mail che contiene la rivendicazione dell’evento da parte di alcune persone”, l’informazione che la stampa ha riportato in merito. Anche Elon Musk stesso sembra convinto di questa teoria, ancora al vaglio degli investigatori.
These are either the dumbest eco-terrorists on Earth or they’re puppets of those who don’t have good environmental goals.
Stopping production of electric vehicles, rather than fossil fuel vehicles, ist extrem dumm.
— Elon Musk (@elonmusk) March 5, 2024
Il rogo sembra essere stato scatenato da alcuni eco-terroristi per motivi ancora ignoti. Incendiare un impianto che produce auto elettriche sembra controintuitivo se l’obiettivo è proteggere il clima: “Queste persone o sono prive di un obiettivo o sono burattini in mano a chi non vuole assecondare il cambiamento climatico. Dare fuoco alla fabbrica che produce auto elettriche è una cosa stupida”, le parole di Musk che commenta l’episodio.
Non resta che attendere ulteriori indagini per capire se davvero si tratta di un gesto di ambientalisti senza logica o se a scatenare l’incendio può essere stato qualcuno per secondi fini ancora ignoti alla polizia.