L’Unione Europea sta per cambiare completamente il regolamento della patente, con gli automobilisti che sono allertati.
Il documento più importante per poter guidare con la propria auto è la patente, un attestato che permette di assicurare alle Forze dell’Ordine il fatto che chi si trova al volante sia abilitato. Anche la semplice dimenticanza di questo documento comporta delle sanzioni, con queste che possono andare da un minimo di 41 fino a un massimo di 168 Euro.
Ogni nazione però presenta delle piccole differenze, soprattutto anche per quanto concerne la durata di validità del documento e in che modo si ha la possibilità di ottenerlo. Infatti ci sono due test in Italia, con il primo che è teorico e il secondo pratico, ma bisogna attendere i 18 anni per poterla conseguire.
In diversi Paesi dell’UE infatti bastano i 16 anni di età per poter essere abilitati alla guida in strada con automobile e tutte queste piccole differenze iniziano a essere un problema. L’Unione Europea infatti ha sempre puntato sulla voglia di poter unire quanto più possibile le varie nazioni, con anche la patente che può essere un punto di incontro.
Anche negli ultimi mesi si sta discutendo sempre di più su queste innovazioni per la patente, tanto è vero che nel Parlamento Europeo si è arrivati a proporre una patente speciale per i SUV. Per ora non vi è nulla ancora di concreto, ma intanto sono altre le modifiche che potrebbero essere prossime in tutta Europa.
Nuova patente UE? Ecco come sarà
La prima cosa da tenere in considerazione quando si parla di una ipotetica patente dell‘Unione Europea è legata al fatto che sarà più duratura rispetto a quella odierna. L’età media nel Vecchio Continente si è alzata e dunque non sono più necessari 10 anni di tempo tra un rinnovo, ma si passerà a 15 anni.
Inoltre l’esame di guida rischia di subire un cambiamento epocale, tanto è vero che si punta a un metodo che si allontani moltissimo dalla teoria e si avvicini alla pratica. Si cercherà infatti di sensibilizzare su diverse tematiche, come per esempio un uso non consono del cellulare in auto, oppure i rischi che possono derivare per le categorie più fragili come pedoni bambini o anziani.
Non mancherà inoltre una sensibile attenzione alle tematiche della guida in stato di ebrezza o sotto sostanze stupefacenti. Si parla addirittura, come riporta hdmotori.it, di una volontà da parte di alcuni deputati europei di fare in modo che il sistema possa diventare estremamente personale, dunque siano gli stessi esaminati ad autovalutare la propria abilità alla guida.
Inoltre il progetto della patente europea andrebbe a rivoluzionare anche l’età nella quale si potrà iniziare il percorso per la patente, infatti la soglia si abbasserà a 17 anni. Tra le innovazioni per molti Paesi in Europa, ma non per l’Italia dove è già in vigore questo decreto, si cercherà anche di limitare alcuni eccessi dei neopatentati, con questi che avranno limiti più bassi da rispettare e maggiori sanzioni per la guida in stato di ebrezza. In Italia oggi il “periodo di prova” dura 3 anni, mentre per l’Unione Europea è sufficiente rimanere sul biennio.