Una decisione che non farà piacere a tante persone: stop totale per veicoli a benzina e diesel. Ecco tutti i dettagli
Una notizia che certamente non farà piacere a tanti automobilisti e tantissimi appassionati. La transizione verso l’elettrico prosegue sempre più spedita e le misure per i veicoli a motore termico si fanno sempre più stringenti e severe. L’obiettivo, come noto, è far sparire completamente le auto a benzina e diesel, favorendo l’elettrico. Una scelta impopolare, complicata, ma che sta pian piano diventando realtà.
Sembrava che la decisione fosse stata sospesa, ma invece è tutto ripartito con più convinzione. Le case automobilistiche europee sono d’accordo con il divieto di vendita di veicoli a benzina e diesel entro il 2035. Secondo Luca De Meo, CEO di Renault e presidente di ACEA, non ci saranno problemi. Durante il Salone dell’Auto di Ginevra 2024, De Meo ha detto infatti che le case automobilistiche europee non si opporranno alle decisioni dell’Unione Europea riguardanti questi divieti, al di là dell’esito delle elezioni parlamentari europee.
Il Presidente si è schierato a favore dei regolamenti, sottolineando che l’industria automobilistica non dovrebbe combatterli, ma concentrarsi sull’implementazione delle nuove normative. Il settore, secondo lui, deve riuscire ad adattarsi ai cambiamenti invece di contrastarli.
Addio alle auto a benzina e diesel
Ovviamente però non deve essere un sì a priori. De Meo ha anche sottolineato che per rendere fattibile il tutto ci devono essere le giuste condizioni. Il mercato attuale, per esempio, mostra già un primo rallentamento nella domanda di veicoli elettrici, a causa dei tanti problemi che si riscontrano con questi ultimi, ma anche e soprattutto per i costi. Questo ha posto una maggiore pressione sull’industria automobilistica europea per creare modelli più accessibili a costi più bassi.
A peggiorare e complicare ulteriormente le cose per l’industria europea c’è la concorrenza crescente dei marchi cinesi, in grado di proporre veicoli a basso costo e di buona qualità. Peccato che la costruzione in Cina sia totalmente priva di qualsiasi norma anti inquinamento. L’aumento della concorrenza, comunque, ha spinto i colossi automobilistici a richiedere maggiori sussidi. Insomma, è un cane che si morde la coda.
Da un lato ci sono De Meo e le case automobilistiche che riconoscono la necessità di adattarsi ai cambiamenti normativi, danno disponibilità e sono pronti ad affrontare le sfide complesse di questa transizione; dall’altro c’è la concorrenza e la necessità degli stessi di richiedere ulteriori sussidi per poterci riuscire. La svolta verde sarà anche inevitabile, ma al momento resta molto complicata.