Il caso Christian Horner continua a tenere banco, ed ora emergono nuovi dettagli. Il team principal spera ancora nel miracolo.
Mancano poche ore al via delle prime prove libere del Gran Premio del Bahrain, che aprirà la stagione 2024. A tenere banco, almeno in casa Red Bull, non è l’aspetto sportivo, quanto il triste caso che vede protagonista Christian Horner, ormai da oltre tre settimane al centro di un vero e proprio scandalo.
Il sex-gate che riguarda il team principal, reo di aver inviato ad una sua dipendenti alcuni messaggi e foto a luci rosse su una piattaforma di messaggistica, ha avuto vari sviluppi in queste giornate, con la stampa olandese che ha parlato anche di un suo tentativo di corruzione, operato per ottenere il silenzio della donna. Quest’ultima non ha ancora un’identità, e non è stato reso noto il ruolo che occupa all’interno della Red Bull.
Altre variabili sono legate alla guerra di potere che si è scatenata alla Red Bull dopo la morte, avvenuta nell’ottobre del 2022, del patron Dietrich Mateschitz, che creato due fazioni distinte. Helmut Marko, grande amico di Mateschitz, sarebbe il capo del reparto che punta alla cacciata di Horner, mentre la fazione thailandese è quella che spinge per proseguire con il manager britannico nel ruolo di team principal. Quest’ultimo aspetto potrebbe fare la differenza, in quelle che sono ore molto concitate e che anticipano la decisione finale.
Horner, nuovi aggiornamenti sulla vicenda
La Red Bull ha fatto sapere che l’indagine sulla vicenda di Christian Horner si è conclusa, e che nelle prossime ore verrà resa nota la decisione definitiva. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa “Associated Press“, ci sarebbero ben oltre 100 prove contro il team principal, giudicate schiaccianti ed in grado di giustificare un suo licenziamento.
Tuttavia, dall’Olanda arrivano voci parlano di un incontro che avverrà in queste ore tra i top manager per decidere sul dà farsi, almeno secondo quanto riportato da “De Telegraaf“. Si tratta della stessa fonte che ha tirato fuori la vicenda della corruzione, che ha parlato di ben 760 mila dollari offerti dal team principal alla dipendente, in cambio del suo silenzio sulla vicenda.
Inoltre, la testata tedesca “F1-Insider.com“, ha riportato che la divisione austriaca della Red Bull non avrebbe il potere di licenziare Horner in autonomia, e che per maturare una decisione di questo tipo sarà necessario anche il consenso della parte thailandese. Come detto in precedenza, la fazione della Thailandia è quella che sostiene il manager britannico e che spinge per averlo ancora nel ruolo di team principal, per cui il destino del vincente team principal è ancora tutto da scrivere, anche se le indiscrezioni lo danno quasi per spacciato.
Di certo, sulla Red Bull vige una grande pressione, con la Ford che sta spingendo per avere una rapida soluzione sul caso. La casa di Detroit sarà il nuovo partner del team di Milton Keynes dal 2026 in avanti sul fronte della fornitura delle power unit, che verranno realizzate nel reparto Powertrains della Red Bull, ma con il supporto del marchio dell’Ovale Blu. Dal punto di vista politico e di visibilità, la squadra anglo-austriaca non può permettersi di perdere la Ford, il che potrebbe indirizzare la decisione finale.
Quando mancano poche ore al Gran Premio del Bahrain, tutti sono in trepidante attesa di scoprire l’esito della vicenda, con Horner che può ancora credere nel miracolo, nonostante le tante prove raccolte contro di lui. Di certo, qualsiasi decisione verrà presa, per la Red Bull i problemi non mancheranno, visto che andare a rimpiazzare un manager di questo tipo non sarà affatto scontato.