Nella grave diatriba tra il Governo di Giorgia Meloni e il Gruppo Stellantis si inserisce a sorpresa un brand storico. Colpo grosso della Premier che ha già preso contatto con i dirigenti.
Pochi argomenti hanno monopolizzato e a ragion veduta la stampa in questi mesi come la disputa tra il Governo Meloni e il costruttore Stellantis, holding europea che a noi italiani è molto cara perchè possiede Fiat e tutti i marchi correlati. In parole povere e saltando alle conclusioni, la situazione attuale vede la holding accusare il Governo di non aiutare abbastanza l’azienda a vendere le sue automobili elettriche e minacciare tagli al personale e i politici replicare che se non si vendono auto, la responsabilità non è la loro. 
Stando così le cose è ovvio che le parti in gioco si stiano muovendo diversamente. La stessa Stellantis per esempio secondo i giornali avrebbe preso contatto con il Governo algerino che ha lanciato un invito ad investire nel paese, un’idea che potrebbe delocalizzare ulteriormente la produzione di alcune automobili del brand torinese. Il Gruppo Stellantis ha poi per ammissione del CEO Carlos Tavares intenzione di accordarsi con Leapmotor, casa cinese per farsi aiutare nella produzione di automobili elettriche sul suolo nostrano.
Tuttavia, considerando anche la posizione europea verso i produttori cinesi che sono visti come una concreta minaccia alla attuale supremazia di molti marchi occidentali, è chiaro che il Governo non sia molto aperto a questa proposta. Starebbe infatti cercando un secondo produttore di automobili sempre all’estero ma in un paese più vicino al nostro, culturalmente e lavorativamente parlando.
Da adesso, Toyota entra in Italia: la proposta è sul tavolo
Secondo quanto riportato da AutoEveryeye il Governo Meloni sarebbe piuttosto interessato a chiudere una affare con Toyota che è tra le altre cose la casa che vende più automobili in tutto il mondo. Il brand fondato da Kichiro Toyoda e retto dal suo diretto discendente Akio in qualità di CEO starebbe accarezzando l’idea di inserirsi qui, nel Bel Paese con alcune strutture produttive al posto di Leapmotors secondo la stampa. 
La teoria arriva dal Direttore del portale Oikonova Giuseppe Sabella secondo cui: Per Giorgia Meloni Leapmotor significherebbe cedere a quel mainstream dell’elettrico che ha sempre contrastato”. Ma è solo una teoria sterile? No, perché la stessa premier qualche tempo fa ha confermato di aver incontrato di persona i vertici del mondo dell’automotive giapponese durante un suo viaggio ufficiale in Giappone. Difficile immaginare che tra di loro non vi fosse Akio Toyoda, uno dei più rilevanti.
Tanti i punti in comune tra la visione del Governo italiano e Toyota, tra cui l’idea di procedere con una transizione ecologica più graduale valutando anche altri sistemi come l’alimentazione ad idrogeno ed i biocarburanti; se a questo si aggiunge la dichiarazione del Ministro Adolfo Urso che ha parlato di necessità di un secondo produttore di auto oltre Stellantis nel nostro paese per rafforzare l’industria italiana, è chiaro che l’accordo tra il nostro paese e Toyota è ben più di una fake news orchestrata ad arte. Non resta che aspettare.
