BMW, pur mantenendo un grande impegno sull’elettrico, sta già guardando oltre: il colosso tedesco lavora su una nuova tecnologia sostenibile.
Tra i tanti produttori di auto che si stanno impegnando molto sul fronte dell’elettrico c’è sicuramente BMW. Sono molte le vetture elettriche lanciate negli ultimi tempi dal marchio tedesco, che proprio in questi giorni a Milano ha esposto la iX2, ovvero la variante elettrica della X2. Sforzi che suggeriscono come BMW diventerà sempre più leader nel settore delle auto elettriche.
Ma nel futuro del brand tedesco non c’è solo questa tipologia di vetture. BMW, infatti, sta anche compiendo passi coraggiosi verso un tempo non molto lontano dove saranno protagoniste le auto a idrogeno: per il celebre marchio, infatti, le auto alimentate a celle a combustibile saranno un pilastro della mobilità sostenibile.
I fan di BMW hanno potuto già assistere a un primo tentativo con la BWM iX5 Hydrogen. I veicoli a celle a combustibile a idrogeno funzionano convertendo il gas idrogeno in elettricità, che va poi ad alimentare il motore del veicolo. A differenza dei veicoli convenzionali che emettono CO2 l’unico sottoprodotto di questo processo è l’acqua: un aspetto che rende i veicoli a celle a combustibile un’opzione interessante per ridurre le emissioni delle automobili.
Ultim’ora BMW: che svolta con la nuova tecnologia
L’interesse di BMW per la tecnologia dell’idrogeno deriva dalla sua promessa di combinare il meglio dei veicoli elettrici – come zero emissioni e alta efficienza – con una maggiore velocità di rifornimento e un livello di autonomia che si avvicinano a quelli delle tradizionali auto a benzina e diesel. La BMW iX5 Hydrogen è un’auto di prova che fa parte di un progetto pilota globale utilizzato per raccogliere dati e feedback dai potenziali clienti. Per realizzare questa veicolo il brand tedesco ha incluso molti dei progressi tecnologici ottenuti con le recenti iX3 o iX, tra cui la tecnologia del motore elettrico BMW eDrive di quinta generazione.
Perché investire nell’idrogeno? Un argomento convincente presentato da BMW a favore di questa nuova tecnologia è l’efficienza dei materiali dei veicoli FCEV rispetto alle loro controparti BEV. BMW afferma che un FCEV richiede 100 kg in meno di materie prime rispetto a un BEV; in più con l’idrogeno è necessario il 90% in meno di materie prime critiche come cobalto, nichel e litio, risorse difficili da estrarre e oltretutto anche dannose per l’ambiente.
I benefici ambientali dell’idrogeno vanno poi oltre l’assenza di emissioni dallo scarico. A differenza dei veicoli con motore a combustione interna (ICE), che soffrono di inefficienza termica (perdendo fino al 93% di energia dal carburante al movimento), i veicoli a idrogeno dovrebbero riuscire anche a garantire un uso più efficiente dell’energia.