Svolta per il settore delle auto in Italia, l’annuncio del Governo fa tirare un sospiro di sollievo: arriva una grande novità
Il Governo tende la mano al settore delle automobili in Italia. Dopo un periodo d’indecisione e difficoltà, è arrivato l’annuncio che fa sorridere appassionati e imprese: il futuro della produzione delle auto in Italia è roseo e ambizioso. E a confermarlo non sono stati i vertici dei più importanti gruppi italiani, bensì uno dei massimi rappresentanti del nostro esecutivo, rilanciando una sfida che potrebbe cambiare il futuro dell’automotive nel nostro paese.
A regalare speranze a tutti gli addetti ai lavori è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Intervenuto al Forum in Masseria, il numero uno dei dicastero riguardante le industrie italiane non ha nascosto le ambizioni del Governo e ha confermato l’impegno preso negli scorsi mesi riguardante il rilancio dell’intero settore.
“Tutte le risorse del fondo per l’automotive il prossimo anno saranno destinate a incentivare le autovetture assemblate nel nostro a paese“, ha confermato Urso, come riferito dall’Ansa. In altre parole, rispetto alla tendenza degli ultimi anni il Governo assicura una vera e propria inversione, per riportare in alto il Made in Italy anche in questo settore.
Se in questo quadro di rilancio giocherà ovviamente un ruolo fondamentale Stellantis, il gruppo italo-francese che gestisce diversi stabilimenti sul nostro territorio, è chiaro che il discorso non riguarderà solo la holding che comprende marchi storici come Alfa Romeo, FIAT, Lancia o Maserati, ma anche le altre industrie automobilistiche presenti nel nostro paese.
Parlando di un confronto recente con Carlos Tavares, CEO di Stellantis, Urso ha comunque chiarito quale sarà il ruolo del gruppo: “Gli ho spiegato quale sia l’obiettivo del Governo e lui si è detto disponibile a cambiare i progetti dell’azienda per produrre in Italia un milione di veicoli“.
Chiaramente riuscire a far cambiare il piano d’investimenti a una multinazionale così potente e comprendente anche realtà che nulla hanno a che fare con l’Italia, come le francesi Peugeot e Citroën o le americane Chrysler e Dodge, non sarà per nulla semplice.
Le risorse pubbliche italiane, sottolinea Urso, non dovranno in alcun modo finire per finanziare una produzione realizzata all’estero, soprattutto di aziende nate e cresciute nel nostro paese. Questo però non vuol dire che si debbano porre veti a ogni tipo d’iniziativa.
Insomma, tra Stellantis e il Governo cominciano a intravedersi prove d’intesa, e i piani dell’esecutivo per quanto riguarda il settore dell’automotive sembrano sempre più ambiziosi. Solo il tempo riuscirà a dirci se le prospettive potranno essere concretizzate o se le parole e le dichiarazioni d’intento saranno destinate a rimanere tali.
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