Cambia tutto in Italia per quanto concerne gli autovelox e il loro utilizzo. Ci sono delle importantissime novità che riguarderanno gli automobilisti del nostro Paese
II dispositivi per il controllo della velocità non potranno più essere utilizzati in un certo modo e questo si spera possa essere di aiuto per evitare la pioggia di multe che spesso condiziona molti cittadini. Il Governo lo ha appena stabilito.
La sicurezza al primo posto, stop al pretesto. Questo sembra essere il mantra che sta orientando il Governo e nella fattispecie il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per quanto concerne il controllo della velocità. L’utilizzo degli autovelox ha da una parte ridotto di molto il numero degli incidenti, soprattutto nelle arterie extra urbane, ma ha anche tartassato tutti gli automobilisti con multe salatissime. Rispettare i limiti è un dovere civico e di buon senso purché non si arrivi alla giungla dei controlli solo per fare cassa.
Salvini è stato chiaro in tema di Comuni e di bisogni di “bilancio”, che però non devono diventare un problema per i cittadini. Dispositivi messi in zona con velocità ridotta (magari per lavori), mal segnalati o non con il giusto preavviso, non dovranno più essere contemplati. Si invece allo sviluppo tecnologico per rendere sempre più efficaci le cosiddette “macchinette”, in grado ora non solo di calcolare la percorrenza ma anche scovare altro tipo di infrazioni, come l’uso dello smartphone durante la guida.
Autovelox, in arrivo un cambiamento voluto da Salvini: niente dispostivi con limiti sotto i 50 km/h
Il Ministro dei Trasporti, intervistato dal GR1, è tornato a parlare di autovelox: “Dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare dove li mettono e con quale motivazione”. Inoltre dovrebbe essere in arrivo un’importante novità che riguarda proprio l’utilizzo degli stessi, andando a riprendere un decreto interministeriale che è stato accantonato da ben tredici anni.
Secondo quanto scritto dai colleghi de Il Sole 24 Ore, si tratterrebbe di un’insieme di norme che dovrebbe ridurre il campo d’azione dei dispositivi per il controllo della velocità, riducendo quindi gli ambiti di utilizzo. Ad esempio non dovrebbe essere più possibile piazzarli nelle strade a percorrenza ridotta, ovvero con limiti al di sotto dei 50 km/h. In più dovrà essere sempre rispettata la segnalazione con minimo un chilometro di anticipo.
Anche sulle autostrade dovrebbero essere utilizzati solo se il limite è fissato ad almeno 90 km/h ma non per velocità inferiori. In ogni caso, poi, gli autovelox presenti all’interno delle auto delle forze dell’ordine devono comunque essere riconoscibili. Vedremo se con queste future accortezze calerà leggermente il fenomeno delle multe selvagge.