Marko Arnautovic è stato l’eroe della notte interista in Champions League contro l’Atletico, ma un incredibile evento ha rovinato tutto.
Non è di certo semplice ritornare a 34 anni nella squadra che ti ha permesso di diventare campione d’Europa da meteora, senza lasciare un grosso segno e dopo una carriera in squadre di medio livello. La sfida però è stata accettata sia dall’Inter che da Marko Arnautovic, con l’austriaco che sta avendo delle difficoltà, ma che nella partita contro l’Atletico Madrid ha segnato il gol della vittoria.
Per un ragazzo che è arrivato solo come riserva della coppia d’oro dell’Inter formata da Lautaro Martinez e da Marcus Thuram è una grandissima soddisfazione aver messo la firma decisiva sul successo più importante, fino a questo momento, della straordinaria stagione dei ragazzi di Simone Inzaghi.
Arnautovic sta vivendo un sogno e il suo obiettivo è quello di vincere il secondo Scudetto con l’Inter, ormai sempre più vicino, e provare a entrare nella leggenda nerazzurro, con il primo di sempre con due Champions League dopo gli eroi nerazzurri della Beneamata di Helenio Herrera degli anni ’60.
Il talento è sotto gli occhi di tutti, anche se in carriera non è mai riuscito a spiccare il volo come avrebbe meritato, considerando anche un carattere sempre allegro e forse troppo festaiolo che, come lui stesso ha confermato, lo ha un po’ limitato. Quando era all’Inter nel 2009-10 ha ammesso di aver sbagliato tutto nei comportamenti e in più fu protagonista di un evento a dir poco surreale.
A raccontare una delle storie più incredibili è stato uno dei grandi ex compagni di squadra di quella magica Inter del 2009-10, ovvero Wesley Sneijder. Il campione olandese è stato intervistato di recente ai microfoni di Marca, con il noto giornale spagnolo che ha riportato dalle parole dell’ex numero 10 nerazzurro una vicenda che riguarda Marko Arnautovic e Samuel Eto’o.
I due erano da pochi arrivati a Milano, entrambi nell’estate del 2009, anche se con delle credenziali molto diverse. Il camerunense era fresco campione d’Europa con il Barcellona e cercava di confermarsi anche a Milano, mentre l’austriaco era un ragazzino alle prime armi che veniva dagli olandesi del Twente.
Una sera, forse per fare colpo su qualche bella ragazza, Arnautovic chiese a Eto’o di prestargli la sua Bentley Continental GT. Si tratta di un’auto davvero straordinaria, con la lunghezza da 481 cm, la larghezza da 194 cm e l’altezza da 140 cm, con un motore tra i più potenti al mondo. Un W12 da 6000 di cilindrata e con la possibilità di erogare un massimo di 575 per un picco di velocità da 318 km/h.
Nonostante i due si conoscessero da pochi mesi, l’evento risale al marzo 2010, il cannoniere africano diede il proprio bolide al compagno che andò così in un ristorante lussuoso di Milano. Una volta fuori dal locale decise di dare le chiavi a quello che pensava fosse un posteggiatore, ma invece altri non era che un ladro. Per fortuna ci fu un inatteso lieto fine, perché l’auto fu riconosciuta al confine tra Ungheria e Serbia, con al volante due cittadini ucraini, e nel luglio del 2010 Eto’o riebbe la sua Bentley smarrita da Arnautovic.
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