In molti non lo sanno, ma è possibile parcheggiare sulle strisce blu senza bisogno di pagare. Ecco come e perché.
Le strisce colorate che denotano un parcheggio sono di tre tipologie: bianche, ed indicano gli spazi ad accesso gratuito, blu per le aree a pagamento e gialle, dedicate esclusivamente ai residenti del quartiere. Non è cosa infrequente che nonostante tale suddivisione appaia chiara si creino dei fraintendimenti. Ad esempio può capitare di sostare sulle piazzole bianche convinti di non dover versare nulla ed invece scoprire al proprio ritorno di aver ricevuto una multa, perché effettivamente il posteggio era gratuito, ma solo per una determinata categoria di auto.
Per converso può succedere di fermarsi sugli stalli che prevedono un esborso e decidere, per i motivi di cui andremo a parlare, che si può lasciare il proprio veicolo senza pagare nulla. Ma questo atteggiamento è davvero concesso? Ecco cosa dice la normativa.
Sosta sulle strisce blu senza pagare, ecco quando si può
Può succedere di arrivare al parcheggio e scoprire che il parchimetro prende solo monete, ma non se ne hanno a sufficienza per la necessità, oppure non accetta il pagamento con carta. A quel punto si corre il rischio e si lascia lì la macchina senza procedere al saldo. Normalmente se arrivano gli ausiliari addetti a questo genere di sanzioni la multa è assicurata E’ quindi possibile contestarla?
Per rispondere alla domanda occorre tornare indietro al 2016 quando la Legge di Stabilità aveva stabilito che qualsiasi colonnina deputata al pagamento della sosta dovesse essere dotata di sistema per le carte, a meno di un impedimento tecnico.
Ciò tuttavia non dispensa il cittadino dal versare il dovuto. A decretarlo è stata la stessa Corte di Cassazione, la quale ha ribadito che non essere provvisti delle monete necessarie non è una giustificazione plausibile, a meno che non si provi di aver fatto tutto il necessario per trovare il denaro utile, ad esempio recandosi in un negozio per cambiare le banconote. Sempre e comunque bisognerà dimostrare di averci provato.
Un altro caso è rappresentato dal parchimetro non funzionante. Cosa fare, dunque? Il primo passo fondamentale da compiere è aggirarsi per la zona e verificare che non ve ne siano. Qualora ci si rendesse conto che non ve ne sono, il suggerimento è di fare una foto, così da avere una prova documentaria in caso si riceva la sanzione.
Questo frangente è forse il più fastidioso, specialmente se avviene con gli addetti in presenza che certo non stanno a sentire le vostre spiegazioni. Ricevere una multa perché si è arrivati in ritardo rispetto all’orario del tagliandino di conferma dell’avvenuto pagamento, fa provare un senso di ingiustizia. L’interrogativo è questo, chi ha versato un tot, può essere equiparato a chi ha totalmente ignorato Ebbene la Corte di Cassazione stabilisce che è giusto così. Essere ancora in sosta a termine superato significa aver violato la disciplina. La somma che si dovrà tirare fuori sarà di 41 euro, che scende a 28 se ci si regolarizza entro cinque giorni.