Buone notizie per gli italiani in un periodo in cui il carovita si sta facendo sentire in maniera importante. Ecco cosa succederà.
Nonostante i dati ISTAT relativi alla coda del 2023 abbiano ravvisato un dato riguardante all’inflazione sul territorio italiano pari allo 0,6%, ovvero ben al di sotto della media europea che si attesta sul 2,4%, lo Stivale continua ad arrancare. I prezzi elevati di ogni tipo di merce fanno sì che molti fatichino ad arrivare a fine mese, di conseguenza un aiuto economico di tanto in tanto, non può che fare bene al morale e al portafoglio.
Negli ultimi anni l’Esecutivo di turno ha provveduto al rilascio di bonus e agevolazioni dedicati a vari servizi, il tutto per aiutare, almeno sulla carta, i nuclei familiari meno abbienti o che devono far fronte a ingenti spese se molto numerose. Per la fortuna di tutti anche nel 2024 ci saranno diverse proposte.
Uno dei buoni accordati dal Governo Meloni è quello riguardante i trasporti, questa volta integrato nella Carta Acquisti e destinato alle famiglie che denunciano un ISEE inferiore ai 15mila euro. Cambiano dunque le regole di un sistema che finora aveva visto il primo di ogni mese trasformarsi in un click day per candidarsi ai 60 euro di sconto. Questo poteva valere su base annuale o mensile, con la possibilità di effettuare più rinnovi in contemporanea. Scompare dunque l’opportunità di procedere alla domanda di agevolazione per le spese dedicati a mezzi pubblici su gomma e rotaia, quando più se ne aveva esigenza, o almeno questo è quello che emerge dalle prime e frammentarie informazioni su uno dei bonus più amati e attesi in Italia, come dimostrato dal frequente esaurimento dei fondi stanziati.
Pur non essendoci ancora nulla di definito, vediamo ora come dovrebbe essere amministrato l’aiuto nei prossimi mesi. Come anticipato farà parte della card finalizzata all’acquisto di alimenti. L’annata scorsa l’importo concesso era stato di 459,70 euro. Non è ancora certo che la cifra sarà la medesima, ma è molto probabile che si manterrà in linea. Non sappiamo come verrà suddiviso tra le varie voci e neppure se si potrà utilizzarlo interamente per l’abbonamento dei mezzi. Se così fosse quest’ultimo diventerebbe gratuito. Un ausilio non di poco conto, considerato l’impatto che ha sulle famiglie.
Stando a quanto sappiamo non dovrebbe essere necessario procedere a richiesta formale, in quanto, appunto, sarà integrato ad un altro servizio e potrà essere utilizzato a proprio piacimento. Bisogna fare attenzione. Dichiarare un reddito al di sotto dei 15mila euro non è sufficienti. Sarà necessario provare di non ricevere altre indennità, come può essere il Reddito di Cittadinanza, a sua volte protagonista di una trasformazione che lo porterà ad essere conglobato nell’Assegno di Inclusione. Non si dovrà nemmeno ricevere la disoccupazione NASPI, piuttosto che l’assegno che spetta ai non occupati prima collaboratori coordinati e continuativi, la mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, o la più comune cassa integrazione. La priorità spetterà ai nuclei con tre componenti, in particolare quelli in cui è presente un membro nato non prima del 31 dicembre 2009 o del 2005.
L’industria dell’Automotive italiana sta facendo acqua da tutte le parti. C’è una tendenza chiara a…
In queste ultime ore, Triumph ha tolto i veli alla nuova crossover stradale, vale a…
Un 2024 da incubo sta per volgere al termine per il gruppo Stellantis, ma le…
La battaglia interna tra l’Audi e la Lamborghini ha avuto un esito inaspettato in una…
La situazione del mercato europeo non accenna a fare dei passi in avanti, ed ora…
La Maserati sta continuando a puntare al futuro con un approccio innovativo. Guardate su cosa…