Rocco Siffredi ha una passione segreta: l’ammissione dell’attore che svela come gli piaccia davvero estrema
Non ha certo bisogno di presentazioni Rocco Siffredi, forse uno degli attori più famosi al mondo per quel che concerne il suo campo. Com’è infatti noto, è un noto attore ma anche regista e produttore di film per adulti. Un genere che gli ha donato il successo mondiale di cui gode ancora tutt’oggi.
Rocco Siffredi vive un Ungheria – dove continua a lavorare ai suoi progetti – insieme alla moglie Rosa Caracciolo (Rozsa Tassi), ungherese e conosciuta proprio sul set di uno dei suoi numerosi film, ed i figli Lorenzo e Leonardo, rispettivamente di 23 e 20 anni. Ciò nonostante, sono davvero frequenti i viaggi da e per l’Italia, anche per alimentare le passioni che Rocco ha.
Ed una di queste l’ha inculcata anche ai suoi due figli, sicuramente un modo per trascorrere insieme parte del tempo condividendo un hobby peraltro comune a tantissimi italiani. Una passione che, peraltro, Rocco per un periodo ha dovuto limitare al minimo proprio per i suoi tanti impegni sul set.
E così, alla prima occasione utile, gita di famiglia a Misano Adriatico, nel circuito in Romagna per salire in sella ad una moto e trascorrere delle ore sfrecciando in pista, una delle vere passioni del produttore 55enne. E stato lo stesso Siffredi ad ammettere come già dall’età di 16 anni nutriva un vero e proprio amore per le due ruote.
Una Cagiva 125 la sua prima moto, poi a 20 anni una Yamaha XT 600 Tenerè con cui si è “rotto le braccia“. Il lavoro, come spesso accade, limita al minimo il poter alimentare alcune passioni e così Rocco ha quasi abbandonato il piacere di sfrecciare su una due ruote.
Ciò non gli ha permesso, però, di inculcare la passione ai suoi figli, peraltro ottenendo l’effetto sperato. “Adorano tutti i tipi di moto ma hanno due stili differenti” ha ammesso l’attore in alcune dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport.
“Lorenzo ama la pista, la potenza, la corsa e l’asfalto ed adora la Yamaha R1 mentre Leonardo ama i fuoristrada, come me. A Budapest fa le gare di motocross” ha rivelato. “A me fa impazzire quando diventa una bestia la moto, mi piacciono la terra ed il fango ed anche lo sporco, la moto dev’esserlo“.
“Non voglio condizionare i miei ragazzi, capisco la preoccupazione da genitore ma fa parte dei rischi del gioco quando si sfreccia a 200 all’ora” ha poi aggiunto spiegando come si fidi pienamente di entrambi i suoi figli. E non poteva mancare un commento sulle Ducati Panigale testate, la V4 S e R insieme al pilota Massimo Roccoli. “Sono due bombe in pista ed italiane“.
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