Max Verstappen ha iniziato dominando i test in Bahrain, ma il caso Horner tiene banco. Ora anche il campione è coinvolto.
La Red Bull vive un momento abbastanza complesso, essendo sotto forte pressione mediatica per via della vicenda legata a Christian Horner. Il team principal è infatti sotto accusa per l’invio di alcune foto a sfondo sessuale inviate ad una sua dipendente, che in seguito avrebbe cercato di mettere a tacere con un’offerta di ben 760 mila euro, dopo un consulto con i suoi legali. In questa situazione così complessa, Max Verstappen non ha ancora preso una posizione, ma alcune indiscrezioni che stanno emergendo potrebbero indirizzare la vicenda.
Come ricorderete, la Red Bull ha deciso di avviare un’indagine contro Horner, sui cui risultati non è ancora stata fatta chiarezza. In uno scenario così complesso, Verstappen potrebbe essere un elemento decisivo, un personaggio chiave in grado di indirizzare l’analisi dell’azienda austriaca. Andiamo a vedere quello che può essere il suo ruolo all’interno di una guerra di potere che sembra non avere fine.
Emergono nuovi particolari interessanti sulla questione Christian Horner, che continua a tenere banco nonostante il ritorno in pista delle monoposto. Secondo quanto riportato su “Motorsport.com“, ci sarebbe una vera e propria guerra di potere dietro a ciò che sta accadendo, che va ben oltre il presunto sex gate del quale tanto si parla da ormai tre settimane.
Tutto nasce dalla morte di Dietrich Mateschitz, il fondatore dell’impero Red Bull, che ha creato una sorta di vuoto, nonostante il dominio sportivo sia proseguito e si sia ancor più rinforzato nel 2023. Secondo la fonte sopracitata, il rapporto tra Helmut Marko, Jos e Max Verstappen sarebbe ancor più stretto a partire dalla seconda parte della scorsa stagione, ricordando come il super-consulente del team di Milton Keynes fosse grande amico del miliardario scomparso un anno e mezzo fa.
In sostanza, si sarebbero create due fazioni: da una parte c’è quella austriaca, e da ciò che sembra Jos e Max Verstappen sarebbe da questo lato, assieme a Marko, Mike Mateschitz (figlio di Dietrich), ed Oliver Mintzlaff. Dall’altra parte c’è la fazione thailandese, quella che invece sostiene Horner, con Chalerm Yoovidhya, figlio del defunto socio di Mateschitz, pronto a prendere le difese del team principal, in una vera e propria guerra interna.
Come detto, in base allo stretto rapporto che c’è tra Marko e la famiglia Verstappen, è probabile che l’olandese sia dalla parte del suo mentore e non da quella di Horner, ma va specificato che il tre volte campione del mondo non ha voluto schierarsi e non ha mai ufficialmente commentato la vicenda, evitando, dunque, di alimentare indiscrezioni già infuocate.
Tuttavia, l’olandese ha sempre preso le difese di Marko anche lo scorso anno, quando si vociferava di un possibile licenziamento dell’ex pilota austriaco dalla Red Bull per via delle sue dichiarazioni sempre molto poco politicamente corrette. Il tre volte iridato ha un legame strettissimo con Marko, ed è per questo che la posizione di Horner appare sempre più a rischio.
Se Super Max dovesse a tutti gli effetti schierarsi dalla parte di Marko, la permanenza di Horner sarebbe quasi impossibile, dal momento che tutti conoscono l’importanza del campione e di suo padre Jos all’interno del box. A quanto sembra, nel paddock pare essere molto più probabile lo scenario di una Red Bull senza Horner piuttosto che il contrario, e non è da escludere che la decisione finale emerga già prima del Gran Premio del Bahrain, in programma tra poco più di una settimana a Sakhir.
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