Gli autovelox sono il grande terrore degli automobilisti, ma ora giunge una notizia che può cambiare completamente le sorti dei dispositivi.
La scelta di installare gli autovelox da parte dei Comuni ha sempre diviso moltissimo l’opinione pubblica, considerando infatti come tanti considerino la decisione solo come un modo per poter arricchire le casse comunali, mentre per altri sono un mezzo indispensabile. Ciò che va detto è che una delle principali cause di incidenti è legata proprio all’eccesso di velocità, dunque è importante creare un sistema che possa limitare queste azioni. 
Il problema è che in tanti casi si arriva a una condizione nella quale il limite di velocità imposto in una determinata strada è considerato dai cittadini troppo basso. Questo dunque porta a un clima di totale sfiducia, perché essere multati per un eccesso troppo ridotto, comporta così una serie di pensieri che possono solo essere cospirazionisti verso la volontà del Comune di fare cassa.
Per questo motivo abbiamo assistito tristemente all’eccessiva esaltazione di un triste vandalo come Fleximan. La sua opera di distruggere gli autovelox per qualcuno è stato un successo, ma in realtà si tratta solo di qualcuno che ha deciso di distruggere davanti agli occhi di tutti un dispositivo comunale pagato con i soldi di tutti.
Dunque non c’è di certo di che festeggiare di fronte a simili delinquenti. Non è solo Fleximan a tenere banco in questi giorni, ma è anche il fatto che molti Comuni stanno pensando di adottare le famigerate Zone 30. Si tratterebbe di imporre il limite di velocità a 30 km/h nei centri urbani, ma in questo caso non si capisce come funzionerebbe con gli autovelox.
Autovelox nella Zona 30: si va verso il divieto
Si sta cercando in tutti i modi di rinnovare la mobilità, con il Governo di Giorgia Meloni che è molto interessato non solo a incentivare l’acquisto di auto ecologiche, ma anche di modificare il Codice della Strada. Nonostante i sindaci siano propensi a installare gli autovelox nelle Zone 30, il Governo sembra essere discordante. 
Al momento infatti, sembra che non ci sarà modo di installare per i primi cittadini dei vari Comuni alcun dispositivo elettronico atto a rilevare il superamento del limite di velocità di 30 km/h. Infatti la Legge stabilisce come non possa esiste un dispositivo che valuti una velocità inferiore ai 50 km/h, nonostante a Bologna non mancano TruCam e TruSpeed.
Non sono però solo le strade interne ad avere dei problemi, ma anche le extraurbane dovranno essere regolato con un massimo di tolleranza di 20 km/h. Queste strade dovrebbero avere un limite di 110 km/h, ma in tanti casi i Comuni decidono di abbassarlo. Per Legge è però vietato andare al di sotto dei 90 km/h, nonostante non manchino in queste strade gli autovelox a 70 km/h.
Questo decreto non solo si rifà ai dispositivi fissi, ma anche a quelli mobili. Un’altra proposta inoltre è quella di portare il limite minimo di segnalazione dell’autovelox ad almeno un km prima dell’effettivo posizionamento di esso, in modo tale da poter capire dove si trovano. Una battaglia che va avanti da anni, ma che la si risolverebbe semplicemente rispettando i limiti di velocità quando si va in auto.
