Il dominatore incontrastato delle ultime stagioni di Formula 1, Max Verstappen, ha sparato a zero sulle scelte degli organizzatori.
Il 3 volte iridato, Max Verstappen, è la voce più autorevole del circus. Dall’alto della sua posizione di forza ogni critica mossa alla FIA e a LM rappresenta un colpo nel fianco. L’olandese, un tempo, era istintivo e molto audace, tuttavia oggi riflette a lungo nell’abitacolo come con un microfono per le mani. Lo scorso anno Max ha conquistato 19 vittorie domenicali, più 3 trionfi nelle Sprint Race. Max ha marcato 575 punti sui 620 totali.
In sostanza l’olandese si è portato a casa il 92,7% dei punti disponibili, una percentuale mai raggiunta prima da nessun altro pilota nella storia della massima categoria del Motorsport. Nessuno, inoltre, era stato in grado di vincere 10 GP di fila. Da Miami a Monza il figlio d’arte del Matador ha dettato legge. La striscia di P1 è stata interrotta da Carlos Sainz nel GP di Singapore. Nella passata stagione, inoltre, è stato al comando per ben 1003 giri (75,7% del totale).
Numeri che certificano anche lo strapotere tecnico della Red Bull Racing. Max sarà diventato anche un cecchino, ma ha a disposizione le wing car più veloci del lotto. La seconda guida, Sergio Perez, è stata completamente surclassata. Difatti potrebbe essere anche l’ultimo anno del messicano, con Ricciardo, Albon, Tsunoda alla finestra. Max ha demolito tanti altri record e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Come si dice in questi casi, però, il primo nemico è proprio il campione stesso.
In più di una occasione SuperMax si è lamentato della deriva del circus. La F1 attuale non lo esalta, specialmente a causa di una gestione improntata troppo allo show e poco al pure racing. Nel 2021 ha detronizzato un campione assoluto come Hamilton, facendo schizzare gli ascolti alle stelle. Cavalcando il trend Netflix, i proprietari di Liberty Media hanno provato a tenere alto l’hype con l’introduzione di regole che non sono andate giù ad un purista come Max Verstappen.
La critica feroce di Max Verstappen alla F1
L’olandese ha avuto una educazione molto rigida da suo padre. Dopo tanti sacrifici si aspettava di partecipare ad una massima competizione automobilistica improntata sulla continuità regolamentare. Al contrario ogni anno le regole tendono a mutare. Per fortuna nel 2024 il numero di Sprint Race rimarrà invariato, ma cambierà il format del weekend. Miami, Austria, Austin, Brasile e Qatar sono state confermate ma si avrà una unica sessione di PL il venerdì mattina, la Sprint Shootout, ovvero la qualifica che decide lo schieramento della Sprint Race nel pomeriggio. La SR sarà anticipata al sabato mattina, mentre le qualifiche per il GP avverranno il sabato pomeriggio.
La domenica sarà, interamente, dedicata al Gran Premio. In totale si correranno 30 sfide, 24 GP e 6 SR. Dopo le presentazioni delle monoposto e i test, si partirà il 2 marzo, di sabato, in rispetto del Ramadan. Il cambiamento ha più senso perché permetterà alle squadre di effettuare delle modifiche alla riapertura del parco chiuso. A tal proposito Max ha commentato: “Il cambiamento ha una sua logica, ma non mi entusiasma vincere una ‘Sprint’ o combattere in questo tipo di gara – ha annunciato il tre volte iridato a RaceFans – questo format è migliore, prima eri bloccato e sapevi che il tuo fine settimana era rovinato perché non potevi cambiare niente. Sono certo che ora ci aiuterà”.
Si tratta di un passo in avanti per la competizione, ma tra le righe Max ha affermato che il format delle Sprint Race non è di suo gradimento. Con una gestione più attenta dei weekend con gare Sprint gli ingegneri potranno apportare dei correttivi per migliorare le vetture tra una sessione e l’altra, in linea con i principi dell’automobilismo.