La Formula 1 potrebbe vivere a breve un graditissimo ritorno, per incendiare ancora di più la passione dei tifosi: c’è l’accordo
Il Circus è alla ricerca di continue novità per alzare l’asticella dell’interesse. Non solo un occhio speciale ai piloti ma anche alle piste teatro del campionato mondiale. Nel 2024 si arriverà a toccare la cifra record di 24 Gran Premi.
Il Mondiale che scatterà in Bahrain il prossimo 2 marzo (gara spostata al sabato per motivi religiosi) sarà il più lungo di sempre nella storia della Formula 1. In calendario sono previsti infatti ben 24 appuntamenti, per la gioia di Max Verstappen. Il campione olandese non ha mai nascosto di non apprezzare particolarmente questa versione del Circus super intasata di impegni. Il lato del business a volte prende il sopravvento sull’aspetto sportivo e si guarda più agli interessi degli sponsor che al gusto dei piloti.
Tra le varie tappe in programma nel giro di 9 mesi intensissimi c’è ancora Las Vegas, ad esempio, dove la polemica è iniziata. L’Italia mantiene il doppio appuntamento con Imola e Monza, mentre la chiusura sarà sempre affidata ad Abu Dhabi. In questo variegato universo di piste che saranno teatro delle sfide tra Red Bull, Mercedes e Ferrari, manca però un tracciato che per certi versi ha fatto la storia della Formula 1. Parliamo della Turchia e di Istanbul, uno degli scenari più suggestivi e tecnicamente interessanti del passato.
Raikkonen, Hamilton e Massa hanno sempre amato correre qui, ottenendo degli ottimi risultati, come lo stesso Sebastian Vettel. Ora il GP della capitale del Bosforo potrebbe tornare d’attualità vista l’ultima notizia in merito.
Formula 1, la Turchia punta a rientrare in calendario: il circuito di Istanbul cambia proprietà
La crescita esponenziale di pubblico sulle piste di Formula 1 dopo la triste parentesi del Covid sta risvegliando l’interesse di diversi Paesi nell’ospitare un Gran Premio. In vista del 2026 c’è da definire la posizione di ben 7 piste, che hanno il proprio contratto in scadenza. Parliamo di Shanghai, Monza, Imola, Monaco, Zandvoort, Spa-Francorchamps e Città del Messico. Alcune di queste potrebbero uscire di scena (si parla con insistenza della Cina) e a fare capolino c’è anche la Turchia.
L’intento della federazione automobilistica locale sarebbe quello di reinserire l’Istanbul Park nel calendario iridato fra due anni. A questo proposito è in corso un cambio importante di proprietà del circuito di Tuzla, che passerà da Intercity, la società che lo controllava, ad un nuovo proprietario scelto con bando pubblico. L’ultima edizione del GP di Istanbul risale al 2021, quando venne utilizzato come “rimpiazzo” per l’annullamento delle trasferte asiatiche per pandemia. Vedremo se dal 2026 si riuscirà ad averlo in pianta stabile nel campionato più seguito del Motorsport.