Roberto Baggio è una delle più grandi leggende di sempre nella storia dello sport italiano, ma pochi ricordano il dono di Gianni Agnelli.
Descrivere ciò che è stato Roberto Baggio per il mondo dello sport italiano è davvero molto complicato, perché il Divin Codino è stato talento, estro e umiltà come forse non si è mai visto su un campo di calcio da parte di un giocatore del Belpaese. Il numero 10 il suo numero, la maglia Azzurra una seconda pelle che lo ha portato a diventare amato anche da chi non ha mai seguito il calcio.
Ha giocato in tante squadre in carriera, passando dalle metropoli di Torino e di Milano fino alla provincia, con quella Brescia che ancora oggi ricorda con forte emozioni i quattro anni di quel fenomeno con il Codino. In ogni città Baggio è diventato un eroe, basti vedere come l’intero Tardini di Parma si emozionò di fronte al gol che subirono i gialloblu nel 2004, quando Roby meritò una standing ovation per il suo gol numero 200 in Serie A.
Baggio avrebbe meritato più di ogni altro il Mondiale del 1994 perché, come disse “La Gazzetta dello Sport” al tempo, ci tirò giù dall’aereo contro la Nigeria e ci portò in finale. Poco importa quel rigore alto in finale, l’Italia era già sotto nel punteggio con il Brasile, perché quel giorno a Pasadena l’Italia giocò la sua quinta finale mondiale per merito del proprio Divin Codino.
Nel 1990 passò dalla Fiorentina alla Juventus e il suo addio generò uno scossone mai visto prima, con tutta Firenze che si ribellò contro la società. Nessuno avrebbe voluto vendere Roby, a maggior ragione ai rivali di sempre dei bianconeri. Alla fine fu Antonio Caliendo, procuratore di Baggio al tempo, che lo convinse ad andare a Torino e inoltre Gianni Agnelli lo omaggiò con un eccezionale regalo.
Ferrari Testarossa: il regalo di Agnelli a Baggio
Per tutta la sua carriera, Baggio dichiarò che non avrebbe mai voluto lasciare Firenze, ma la sua carriera lo portò nell’estate del 1990 alla Juventus. Gianni Agnelli decise di omaggiarlo come accade solo con i grandissimi campioni, infatti al momento della firma, nel suo contratto sarebbe scattato un particolare dono.
L’accordo con la Juventus prevedeva infatti anche il regalo di una Ferrari Testarossa, il sogno di tutti gli appassionati alla fine degli ’80 e inizio anni ’90. L’auto in questione fu realizzata per la prima volta nel 1984 e rimase sul mercato per ben 12 anni, vendendo quasi 10 mila esemplari e diventando un modello iconico.
Le dimensioni mostrano un’auto da 448 cm di lunghezza, una larghezza da 199 cm e un’altezza da 113 cm, con un peso di 1506 kg. Il motore è un favoloso 12 cilindri da 4950 di cilindrata che ha modo di erogare un massimo di ben 390 cavalli. Il picco di velocità gli permette di toccare i 290 km/h e da 0 a 100 km/h necessita solo di 5,8 secondi.
Un’automobile sensazionale che permise a Roby di godersi uno splendido regalo da parte dell’Avvocato Agnelli. La Testarossa non fu la sua unica Ferrari, infatti il campione veneto ebbe modo anche una Ferrari F40 e una 512 TR, con il legame tra Roby e il Cavallino Rampante che è sempre stato molto forte.