Ancora una volta non sembra esserci davvero pace per gli automobilisti, che si ritrovano a dover affrontare l’ennesimo aumento.
Il costo della vita è diventato ormai sempre più alto, per questo sono in tanti a essere poco tranquilli a temere di non riuscire a far fronte a tutte le spese. La situazione non sembra essere però destinata a migliorare in tempi rapidi, anzi il quadro non è certamente positivo per gli automobilisti, che si ritrovano a dover gestire l’ennesimo aumento.
Solo poche settimane fa, infatti, si è registrato un rialzo dei pedaggi autostradali, problema non da poco per chi si ritrova a viaggiare ogni giorno per motivi di lavoro. Se questo non fosse sufficiente, ora si registra un’altra mazzata, che non farà piacere a molti.
Ma qual è l’aumento che ancora una volta si ritroveranno a dover sopportare gli automobilisti? Il riferimento è a una situazione che non può che essere spiacevole per chi si ritrova a viverla in prima persona, il furto della propria auto.
A metterlo in evidenza sono i dati diramati da LoJack, società americana parte del colosso CalAmp leader nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati: sulla base di quanto emerso si è infatti registrato un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un problema che non può che essere preoccupante per il nostro Paese e che coinvolge soprattutto i possessori dei Suv (53% dei casi). Ed è proprio questo elemento che deve fare riflettere: solo quattro anni fa questo segmento finiva per essere sottratto al proprietario nel 33% dei casi.
A livello generale sono però soprattutto alcuni i modelli su cui si concentrano le preferenze dei malviventi: Citroen C3, Lancia Ypsilon e Smart Fortwo, Fiat Panda e Fiat 500. Per quanto riguarda i Suv, invece, possiamo segnalare Toyota RAV4, Toyota C-HR, Fiat 500X, Jeep Renegade e Peugeot 3008.
L’analisi ha messo in evidenza inoltre quali siano le aree del nostro Paese in cui gli automobilisti corrono maggiormente il rischio di subire un furto della propria vettura. Il 90% degli episodi si è verificato in Lombardia, Campania, Lazio e Puglia.
Chi spera di riuscire a ritrovare il proprio mezzo, magari a distanza di tempo, deve però mettersi il cuore in pace. Nella maggioranza delle situazioni, infatti, “questi mezzi seguono diversi mercati di sbocco“, si legge nella ricerca. I malviventi cercano quindi di ottenere un guadagno mettendo le auto in vendita o, addirittura, trasportandole in altri Paesi dell’est Europa per un nuovo proprietario.
C’è inoltre un altro aspetto che è bene sottolineare e che può avere un ruolo decisivo nello sviluppo del fenomeno. Ormai da mesi, infatti, la crisi del Mar Rosso sta generando una difficoltà nel reperire pezzi di ricambio, al punto tale che ci si ritrova a dover attendere a lungo quando si ordina un’auto nuova.
LoJack si impegna comunque per cercare di ridurre il fenomeno, obiettivo raggiunto soprattutto quando “il proprietario si accorge tempestivamente del furto“. A quel punto la società avvia una collaborazione con le forze dell’ordine, spesso entro un massimo di 9 euro si riesce anche a recuperare il mezzo.
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