La notizia del lutto di un talentuoso sportivo italiano ha fatto rammaricare il mondo intero. Il tragico incidente gli è costato la vita
Il mondo dello sport piange ancora una volta un altro campione nostrano e a darne il triste annuncio sono stati i gestori dell’evento in cui è avvenuto il tragico incidente. Di risposta, il cordoglio intorno alla morte del talentuoso italiano è arrivato da parte di chiunque lo conoscesse, compreso il sindaco della città in cui viveva. 
Doveva essere una giornata di gioia, come le tante altre passate in sella alla sua moto, invece lo scontro gli è stato fatale. La situazione è sembrata sin da subito preoccupante e, per quanto gli interventi dei soccorsi siano arrivati nell’immediato, il corpo del giovane pilota non ha resistito alla bruttissima botta subita.
A perder la vita è stato il motociclista Andrea Bergamelli, il quale si trovava sul tracciato di Valencia, il Cheste, per poter prender parte all’evento di Gully Racing. Durante la corsa in pista, di fronte a lui una motocicletta si è fermata improvvisamente, Bergamelli l’ha colpita ed è finito a terra, ma un terzo pilota poi lo ha investito. Una dinamica tragica che ricorda un po’ l’incidente di Marco Simoncelli a Sepang, il quale costò la vita anche a lui dopo esser stato colpito alla testa e al collo dalle livree di Rossi ed Edwards (ilmattino.it).
Il pericolo in pista è sempre alto
Ancora oggi, dopo decenni di gare su vari tracciati internazionali e una miriade di incidenti, si sentono notizie di morti che avvengono durante le competizioni. Per quanto il Motorsport sia affascinante proprio per il brivido che porta con sé durante ogni gara, vedere sul tracciato diverse motociclette ad alta velocità darsi battaglia risulta essere sempre troppo pericoloso per la vita dei protagonisti 
Sono diversi i passi avanti fatti dalla tecnologia per poter donare ai piloti dei mezzi di protezione adeguati, ma ancora non è stato toccato il famoso obiettivo rischio zero. Appassionati, esperti, tifosi e (specie) le persone meno dedite al Motorsport si chiedono quanto sia possibile proseguire con competizioni così pericolose o per lo meno se siano possibili valide alternative.
Intanto, il mondo dello sport saluta un altro protagonista, Andrea Bergamelli, idraulico di professione e appassionato di calcio e soprattutto di moto. Al cordoglio si uniscono il Circuit Ricardo Tormo, amici e famigliari, oltre al sindaco di Torre Boldone (BG) Luca Macario, città in cui il 35enne era originario.
“Non ci sono le parole sufficienti per poter esprimere l’angoscia e la tristezza di tutte le persone che lo conoscevano” (primabergamo.it), ha affermato il primo cittadino. “L’amministrazione comunale e i cittadini si stringono in un abbraccio alla famiglia, Ciao Andrea”, ha poi concluso Macario in un comunicato.
